Il questore Agricola: criminalità pericolosa, ma la risposta è tempestiva

L’intervento a margine della cerimonia per il 172º anniversario della Polizia di Stato nella Reggia di Portici

Violenza di genere e devianza minorile. A porre l’accento su queste criticità è il questore di Napoli, Maurizio Agricola, intervenuto a margine della cerimonia per il 172º anniversario della Polizia di Stato, che si è tenuta questa mattina nella suggestiva cornice della Reggia di Portici. Secondo il Questore Agricola, sebbene entrambi i fenomeni rappresentino sfide significative per le forze dell’ordine e per la società nel suo complesso, è fondamentale riconoscere che i reati commessi dai minori assumono un aspetto preponderante.

Tali crimini, infatti, non solo minano la sicurezza pubblica, ma sfociano anche in fenomeni allarmanti che richiedono una risposta immediata e mirata. La devianza giovanile, spiega Agricola, è in crescita e la sua connessione con il ricambio generazionale nelle fila della camorra è evidente. Si assiste quasi a una sorta di «osmosi camorristica», dove la violenza e la criminalità si perpetuano attraverso le nuove generazioni. Questo perpetuarsi della violenza non fa che alimentare una spirale negativa che mina la sicurezza e il benessere della città.

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L’attenzione deve essere posta anche sulle istituzioni educative, in cui si registra un aumento degli episodi di violenza e bullismo. È necessario, sostiene il Questore, «un maggior scambio di informazioni e collaborazione tra genitori e insegnanti per contrastare efficacemente questi fenomeni sin dalle fasi iniziali».

Le infiltrazioni della camorra

Parallelamente alla lotta contro la devianza minorile, Agricola sottolinea l’importanza di contrastare le infiltrazioni della camorra nel tessuto imprenditoriale e negli enti pubblici. Le estorsioni e l’usura sono solo alcune delle modalità con cui i clan criminali cercano di infiltrarsi e ottenere consenso e forza. Questo condizionamento esterno mina non solo la sicurezza, ma anche la vita democratica e il corretto funzionamento delle istituzioni locali. Tuttavia, il Questore evidenzia che uno degli «strumenti fondamentali nella lotta alla criminalità organizzata è rappresentato dall’erosione dei patrimoni dei clan, attraverso sequestri e confische».

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Queste azioni non solo colpiscono economicamente le organizzazioni criminali, ma contribuiscono anche a indebolirne la struttura e a privarle delle risorse necessarie per perpetuare la violenza. Poi un riferimento al recente episodio che ha visto una donna ferita durante un agguato a Fuorigrotta mentre si trovava alle giostrine con la figlia di 11 anni: «Ci sono degli episodi che fanno pensare a una città pericolosa, ma c’è anche una risposta tempestiva da parte delle forze dell’ordine».

La giornata celebrativa del 172º anniversario della Polizia di Stato è stata un’occasione importante per riflettere su queste sfide e per rafforzare l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini. La cerimonia, arricchita da momenti simbolici e dalla partecipazione di autorità istituzionali, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Polizia di Stato e dei suoi membri che, con dedizione e sacrificio, operano ogni giorno per proteggere la comunità. Tra le autorità presenti il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il sindaco di Portici Enzo Cuomo, il governatore Vincenzo De Luca, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso e il presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo.

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