Costretto dal clan a vendere hashish e picchiato: tre arresti

In manette tre uomini vicini ai Casella di Ponticelli

I carabinieri della Tenenza di Cercola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di tre uomini sospettati di estorsione aggravata, rapina, lesioni personali, porto abusivo di una pistola e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso, commessi ai danni di un 45enne di Ponticelli.

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In manette sono finiti Giuseppe Musella, 23 anni, Emanuele Russo di 25 e Daniele Frassanito, di soli 20 anni. I tre avrebbero agito per conto del gruppo criminale dei Casella di Ponticelli. Le indagini, svolte dai carabinieri di Cercola sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, hanno avuto inizio a seguito della denuncia raccolta dai militari agli inizi di marzo, quando la vittima si è recata in caserma con il volto completamente tumefatto e sanguinante.

Pestato davanti alla moglie e ai figli minorenni

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i tre indagati, nelle ore precedenti alla denuncia, si erano presentati presso la sua abitazione, con l’obiettivo di costringerlo a vendere per loro conto un ingente quantitativo di hashish. Poi le minacce: qualora non avesse accettato la loro proposta avrebbe dovuto cedere il possesso della sua autovettura o della sua casa popolare o, in alternativa, avrebbe dovuto consegnare loro la somma in contanti di 10.000 euro.

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Al rifiuto dell’uomo, i tre avevano iniziato a picchiarlo selvaggiamente alla presenza della moglie e dei due figli minorenni. Le indagini svolte hanno consentito l’acquisizione di elementi probatori gravemente indizianti in ordine alla riconducibilità delle condotte oggetto di contestazione ai tre arrestati, ritenuti collegati al clan di Ponticelli.

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