Caso Osimhen, De Laurentiis interrogato per un’ora

L’indagine per falso in bilancio

È durato poco più di un’ora l’interrogatorio del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis davanti ai pm della procura di Roma nell’ambito dell’indagine per falso in bilancio. Il procedimento è legato alle presunte plusvalenze fittizie sull’acquisto di Victor Osimhen nel 2020. L’iscrizione di De Laurentiis a Roma è avvenuta dopo l’invio degli atti da parte dei pm partenopei.

Pubblicità

A gennaio la procura della Capitale ha chiuso le indagini che, oltre al presidente, riguardano anche la società sportiva Calcio Napoli e il consiglio di amministrazione all’epoca dei fatti. All’interrogatorio davanti ai pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, erano presenti i difensori Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada. Nei prossimi giorni gli avvocati depositeranno una memoria. De Laurentis ha lasciato la città giudiziaria senza rilasciare dichiarazioni.

Il legale: operazione non ha portato alcun vantaggio alla società

«Il confronto con i magistrati era stato sollecitato dal presidente che è andato in Procura per spiegare la posizione della società» afferma l’avvocato Gino Fabio Fulgeri, difensore, assieme al collega Lorenzo Contrada, del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

Pubblicità Federproprietà Napoli

«Credo sia stato chiaro rispetto all’accusa contestata di falso in bilancio relativamente all’operazione sull’acquisto Osimhen, che non ha portato alcun vantaggio alla società sportiva Calcio Napoli né sotto il profilo patrimoniale, perché quell’aspetto è stato già vagliato dalla procura di Napoli ed è stato archiviato, né sotto l’aspetto sportivo perché è emerso proprio da questa indagine che il patrimonio della società è così capiente e sano che non c’è la necessità valorizzare un’operazione per iscriversi ai campionati italiani o europei».

Il penalista conferma, inoltre, che la prossima settimana verrà depositata una memoria difensiva. «Confidiamo in una rivalutazione della contestazione», ha aggiunto

Setaro

Altri servizi

Voti comprati nel Napoletano, i clan puntavano alle Europee | I NOMI

Indagata avrebbe investito 1800 euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti Fatta eccezione per Sabino De Micco, consigliere alla sesta municipalità che...

A Ercolano l’apertura di piazza Carlo di Borbone: affaccerà sugli scavi

Il progetto di rigenerazione urbana: abbattuti 3 palazzi che appartenevano ai clan La città moderna sempre più legata a quella antica, un’ampia piazza con aree...