Obiettivo è aprire i cantieri già questa estate
Il Mit guidato da Matteo Salvini cerca di mettere il turbo al progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina con l’obiettivo, più volte ribadito dal titolare del dicastero di piazza Porta Pia, di aprire i cantieri già questa estate.
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Nonostante le ultime polemiche il progetto dunque va avanti e a metà del prossimo mese (il 16 aprile), governo, società ed enti locali si ritroveranno al ministero per avviare l’iter burocratico: è stata infatti indetta al Mit la conferenza dei servizi istruttoria, «primo passo operativo che segna l’inizio delle attività per la messa a punto dei cantieri entro l’anno». Salvini – spiega il Mit – «che segue con attenzione, fin dal suo insediamento, il dossier, si è dichiarato molto soddisfatto e fiducioso che il confronto porti alla definizione delle attività nel più breve tempo possibile».
Il confronto al Mit
Il confronto al Mit avverrà sui documenti: «a tutti – spiega il ministero – sarà messa a disposizione la documentazione progettuale, in modo da permettere la più ampia partecipazione e le valutazioni del caso». Invitati al tavolo «tutti i ministeri e le amministrazioni statali interessati, le Regioni Calabria e Sicilia, i comuni, nonché gli enti gestori delle reti infrastrutturali (gas ed energia, ad esempio) destinatari delle eventuali interferenze».
«L’avvio della conferenza di servizi – commenta l’ad della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – rappresenta un ulteriore concreto passo avanti nell’ambito dell’iter approvativo volto alla realizzazione del ponte sullo Stretto. Altrettanto importante è stata la comunicazione del ministero dell’ambiente che, nei giorni scorsi, ha dichiarato la ‘procedibilità’ per l’avvio della valutazione degli elaborati ambientali».
«Il nostro obiettivo – ribadiva pochi giorni fa Salvini – è di aprire i cantieri entro l’estate». Il ponte «secondo gli studi di Open economics porterà 20 miliardi di valore aggiunto in tutta Italia, farà lavorare imprese e creerà 120 mila posti di lavoro». Ma Salvini dovrà comunque fare i conti con chi del ponte sullo Stretto non vuole proprio sentire parlare.
Le polemiche
«Ci colpiscono i tempi e i modi – replica Angelo Bonelli di Avs che ha già presentato insieme a Pd e Sinistra un esposto – con cui il governo Meloni vuole dare il via a un’opera con un progetto vecchio di 13 anni, sul cui aggiornamento il comitato tecnico scientifico ha espresso 68 prescrizioni ed osservazioni che dovranno essere recepite nel progetto esecutivo». Insomma per Bonelli si tratta di «una accelerazione elettorale per accontentare i capricci di Salvini».
Oltre a Bonelli anche i comitati cittadini per il ‘no’ protestano. Il comitato messinese ‘Invece del ponte’ scrive: «Apprendiamo dell’avvio della conferenza dei servizi appena due giorni dopo il termine per la presentazione delle osservazioni al progetto. E, secondo il ministro Salvini, ‘si tratta del primo passo operativo che segna l’inizio delle attività per la messa a punto dei cantieri entro l’anno’. Consigliamo di correggere il tiro: la convocazione della conferenza dei servizi non segna alcun inizio di attività. Al contrario inizia l’attività di valutazione, discussione, integrazione ed eventuale, possibile, respingimento del progetto».