L’attentato è stato rivendicato dall’Isis
L’orrore arriva nel cuore della Russia. Sono morte almeno 93 persone e 116 rimaste ferite (una sessantina in condizioni gravissime) nell’attentato terroristico in una sala concerti, la Crocus City Hall, alla periferia di Mosca. L’attentato è stato seguito da un vasto incendio e i morti potrebbero aumentare. È il peggior attacco terroristico in Russia degli ultimi 20 anni.
Almeno quattro uomini, indosso tute mimetiche e armati fino ai denti, hanno fatto irruzione nella sala dove si sarebbe dovuta esibire una band chiamata Picnic. L’attacco è iniziato contemporaneamente nell’auditorium e nel foyer, dove le persone erano ancora in coda per entrare nella sala.
I video hanno registrato immagini agghiaccianti, uomini che sparano a distanza ravvicinata, anche i corpi che giacciono a terra. Il concerto aveva registrato il tutto esaurito e si calcola che ci fossero oltre 6mila persone all’interno del locale quando sono scoppiate le fiamme che hanno poi fatto crollare il tetto dell’edificio. I vigili del fuoco hanno impiegato ore a domare l’incendio nel locale dove si trova anche un centro commerciale ed è situato appena fuori Mosca, nella città di Krasnogorsk. La struttura è molto nota ed è la stessa in cui nel 2013 si svolse il concorso di miss Universo voluto da Donald Trump.
Dmitry Medvedev, l’ex presidente russo che ora è vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, ha lasciato intendere che dietro l’attacco ci sia l’Ucraina – il Paese che la Russia ha invaso due anni fa – e ha giurato vendetta. Kiev ha negato ogni responsabilità.
La rivendicazione e l’avvertimento
Intanto l’attentato è stato rivendicato dall’Isis, rivendicazione giudicata credibile dagli Usa. Proprio l’amministrazione Biden fa sapere che aveva avvertito i russi del rischio imminente di un attentato: ha ricordato il «dovere di avvertire» e fornire le informazioni di intelligence quando drammatiche. Tra l’altro nei giorni scorsi il Dipartimento di Stato aveva anche diramato un allerta ai suoi concittadini in Russia invitandoli a evitare i luoghi pubblici, «comprese le sale concerto».
Il Paese sotto shock
Sergey Sobyanin, sindaco di Mosca, ha cancellato gli eventi che avrebbero dovuto svolgersi questo fine settimana nella capitale russa, che nelle strade è costellata di cartelloni sui cui c’è scritto «Siamo in lutto». Il Paese è sotto shock e ricorda gli attentati degli islamisti ceceni: quello in un teatro a Mosca, nel 2002, che causò oltre 170 morti; e dopo la repressione delle insurrezioni islamiste da parte di Mosca in Cecenia e nel Daghestan, l’attentato kamikaze del 2017 nella metropolitana di San Pietroburgo in cui morirono 15 persone. Vladimir Putin finora non ha parlato ma è stato tenuto aggiornato sugli eventi minuto per minuto.
Gli arresti
Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito al presidente Vladimir Putin l’arresto di 11 persone, tra cui quattro terroristi coinvolti nell’attentato al Crocus City Hall di Mosca. Lo riferisce il, servizio stampa del Cremlino citato dalla Tass. In precedenza il capo della commissione per la politica dell’informazione della Duma di Stato Alexander Khinshtein aveva dichiarato che le forze dell’ordine hanno arrestato due presunti sospetti per l’attacco terroristico al Crocus: «Secondo le prime informazioni, l’auto dei sospettati è stata avvistata ieri sera vicino al villaggio di Khatsun, nel distretto di Karachinsky della regione di Bryansk. L’auto non si è fermata alla richiesta degli agenti di polizia e ha cercato di fuggire», ha scritto su Telegram Khinshtein. Secondo il suo resoconto, l’auto si è ribaltata durante l’inseguimento.
«Uno dei terroristi è stato arrestato sul posto e gli altri sono fuggiti nella foresta. Un secondo sospettato è stato trovato e arrestato in un’operazione di ricerca alle 3,50 del mattino. Le ricerche degli altri proseguono», ha aggiunto. Khinshtein ha detto che sono stati sequestrati una pistola, una cartuccia per fucile d’assalto AKM e passaporti tagiki.