Game over: finita la latitanza del boss Marco Raduano

Marco Raduano era evaso un anno fa da Badu ‘e Carros

È finita la latitanza del boss della mafia garganica Marco Raduano, evaso dal carcere di Nuoro il 24 febbraio dello scorso anno. A quanto si apprende, l’uomo sarebbe stato catturato in Francia. Marco Raduano, 40 anni di Vieste, era detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro in regime di alta sicurezza e su di lui gravano condanne che avrebbe dovuto finire di scontare nel 2046.

Una ventina di giorni prima della fuga, il 3 febbraio dell’anno scorso, gli era stata notificata una nuova condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, dopo che la Cassazione aveva giudicato inammissibile il ricorso da lui presentato. Si tratta di una condanna legata alla maxi operazione antimafia Neve di Marzo, coordinata dalla Dda di Bari e portata a termine a Vieste nell’ottobre del 2019 quando fu sgominata un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, che utilizzava anche armi da guerra. Nei giorni scorsi Marco Raduano, figura di spicco del clan dei Montanari, è stato anche inserto dall’Europol nella lista dei ricercati più pericolosi.

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Preso anche il braccio destro di Marco Raduano

Insieme a lui è stato arrestato anche Gianluigi Troiano, ritenuto dagli investigatori il suo braccio destro, dopo oltre due anni di latitanza. Trentenne era latitante da fine del 2021 quando evase dagli arresti domiciliari che stava scontando con l’applicazione del braccialetto elettronico a Campomarino in provincia di Campobasso.

Secondo le prime indiscrezioni, Troiano sarebbe stato catturato martedì scorso a Granada città dell’Andalusia, regione nel sud della Spagna. Marco Raduano, invece sarebbe stato preso a Bastia in Corsica mentre si trovava in un ristorante del luogo. Ad arrestare i due latitanti, il gruppo carabinieri del Ros, lo stesso che ha catturato il boss Matteo Messina Denaro, deceduto a settembre del 2023.

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Marco Raduano, Piantedosi: «altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata»

«La cattura all’estero di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, ad opera dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata». A sottolinearlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. «Grazie alle capacità investigative delle nostre forze dell’ordine e alla cooperazione con le autorità francesi e spagnole – spiega il titolare del Viminale – è stato possibile chiudere il cerchio sui due criminali, assicurandoli alla giustizia. Proseguono, con i due arresti, gli importanti risultati fatti segnare da questo governo nel contrasto alla criminalità organizzata e ai suoi collegamenti internazionali. grazie ad una intensa e proficua collaborazione di polizia».

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