Blitz contro i clan del centro storico: arrestato anche il reggente dei Mazzarella

Un imprenditore edile vittima di reiterate aggressioni a scopo estorsivo

Figura anche Luciano Barattolo, 31 anni, ritenuto dalla Squadra Mobile e dalla DDA di Napoli il reggente del clan Mazzarella, tra le tredici persone arrestate dalla Polizia di Stato nell’ambito di un blitz anticamorra nel quartiere Forcella e nella zona delle cosiddette «case nuove». Complessivamente sono stati notificati tredici arresti: dieci in carcere e tre ai domiciliari. I destinatari del provvedimenti farebbero parte del cartello criminale costituito dalle famiglie malavitose Mazzarella-Caldarelli-Buonerba attivo nel cuore di Napoli, in particolare nei quartieri Forcella e Case Nuove.

Punti Chiave Articolo

L’indagine della Squadra Mobile di Napoli e dei Commissariati Poggioreale e Vicaria-Mercato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, è partita nell’aprile 2023 dopo la denuncia di un imprenditore edile vittima di reiterate aggressioni a scopo estorsivo. La custodia in carcere è stata disposta per Barattolo e anche per Antonio Bonavolta, 36 anni, Pasquale Buonerba, 25 anni, Vincenzo Caldarelli, 44 anni, Pasquale Casaburro, 49 anni, Salvatore Di Caprio, 40 anni, Emanuele Di Clemente, 36 anni, Rosario Ciro Mazio, 19 anni, Cristian Nunziata 27 anni, e Luigi Pandolfo, 30 anni.

Pubblicità

I presunti mandanti

Domiciliari invece per Lucia Basile, 36 anni, Roberta Fallace, 28 anni, e Massimo Damiano, 31 anni, (gli ultimi due sono marito e moglie). Loro tre non sono ritenuti ‘intranei’ alla criminalità organizzata ma si sarebbero rivolti alla camorra per recuperare le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione nei loro appartamenti, sostenendo che non erano stati eseguiti a dovere. È quanto la squadra mobile di Napoli e la dda gli contesta.

Leggi anche: Accusati di estorsione ai danni di un imprenditore: il gup li proscioglie

Pubblicità Federproprietà Napoli

 I tre avvalendosi del cartello criminale Mazzarella-Buonerba-Caldarelli – sono ritenuti i mandanti di due diverse richieste estorsive, da 30mila e 3.500 euro, rivolte dal clan a un imprenditore edile. La vittima, però, ha denunciato tutto alla Polizia di Stato, che ha subito avviato le indagini. E la richiesta di pizzo è rimasta inevasa.

Setaro

Altri servizi

Bimbo di 9 mesi in coma al Santobono: condizioni ancora critiche

Indagini nel massimo riserbo: ascoltati numerosi testimoni Restano stabili ma ancora gravissime le condizioni del piccolo Pietro, il bimbo di nove mesi ricoverato da una...

Ercolano, il sindaco Ciro Buonajuto verso le dimissioni: «Città rivoluzionata»

Il primo cittadino vuole candidarsi alle Regionali Fulmine a ciel sereno a Ercolano, dove il sindaco Ciro Buonajuto ha annunciato – almeno secondo quanto riportato...

Ultime notizie

Bimbo in coma al Santobono: fratture multiple da traumi ripetuti, non un solo episodio

Nuovi interrogatori nella caserma dei carabinieri di Vibonati Nella caserma dei carabinieri di Vibonati, nel Salernitano, si è svolta una nuova serie di interrogatori disposti...

Ex Ilva, dal Governo un decreto per assicurare continuità produttiva e tutela dei lavoratori

Sindacati chiedono di più: «Il tempo è scaduto» «Massimo impegno» da parte del governo per risolvere l’impasse della ex Ilva, rilanciare la siderurgia italiana e...

Intestazioni fittizie di veicoli, cancellate 77 auto dal Pra: denunciato il responsabile

Scoperta evasione per oltre 150mila euro Operazione della polizia metropolitana di Napoli sulle intestazioni fittizie di veicoli: cancellate d’ufficio 77 automobili dal Pubblico Registro Automobilistico....