Sanità, Patriarca (FI): approvata mozione sulla responsabilità medica, restituire serenità a personale sanitario

di redazione

La deputata azzurra: tutelare gli operatori da cause temerarie

«L’approvazione della mozione sulla responsabilità medica è un importante punto di partenza per restituire serenità agli operatori sanitari e, di riflesso, migliorare anche la qualità delle prestazioni sanitarie offerte».

A dirlo è la deputata di Forza Italia, Annarita Patriarca, componente della commissione Affari sociali e firmataria della mozione.

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«L’incremento, in questi anni, di azioni giudiziarie a carico dei professionisti sanitari che, secondo i dati Anaao Assomed, si risolvono con il 70% di decisioni favorevoli agli operatori sanitari in ambito civile e, addirittura, il 97% in quello penale, ha comportato l’insorgenza di fenomeni di medicina difensiva, attiva e passiva, finalizzata ad arginare e ridurre il rischio legale. Fenomeni che hanno un evidente impatto anche sugli equilibri di finanza pubblica rappresentando un aggravio dei costi del Ssn a cui, paradossalmente, non corrispondono alcun avanzamento tecnologico né alcun beneficio per la comunità dei pazienti».

«La mozione nasce da un’analisi profonda delle dinamiche del mondo sanitario che impone una seria e chiara razionalizzazione dell’alveo normativo che riguarda la responsabilità penale e civile degli operatori di settore. A cominciare dalla necessità riconosciuta ormai da tutti di riformare la disciplina della responsabilità medica, prevista dalla legge 24/2017 (cosiddetta legge Gelli-Bianco), bilanciando l’esigenza di salvaguardare gli operatori sanitari da iniziative giudiziarie arbitrarie e ingiuste con la necessità di tutelare i diritti dei pazienti che si ritengano danneggiati da episodi di negligenza medica».

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Le fonti di responsabilità

Non solo «adottando celermente i relativi decreti attuativi» ma anche mettendo in campo misure che distinguano «le fonti di responsabilità», separando così la posizione del medico da quella della struttura sanitaria, e introducendo sistemi di risoluzione delle lite alternativi a quello giudiziario». Tale sistema, salvaguardando i diritti di tutti gli attori, «consentirebbe in un clima di maggiore collaborazione e distensione di trovare una soluzione conciliativa, tempestiva e condivisa ricorrendo, se necessario, anche alla istituzione di specifiche commissioni di esperti con funzione di organo di valutazione stragiudiziale indipendente e imparziale».

In vista degli interventi legislativi di revisione della Gelli Bianco, che impongono un profondo lavoro di revisione interdisciplinare, la mozione impegna in ogni caso il governo a prevedere «peculiari fattispecie di esenzione della responsabilità dei medici non solo nei casi in cui la condotta professionale sia coerente rispetto alle evidenze scientifiche disponibili, ma anche quando sussistano condizioni di lavoro caratterizzate da carenze strutturali ed organizzative». E questo al fine di evitare che l’operatore sanitario non «risponda di inadempienze non direttamente a lui riconducibili».

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