Ospedale di Boscotrecase, protesta dei cittadini: «Disastro sanità campana, serve ps e polo infantile»

Il Movimento Vesuviano: L’ASL Na 3 Sud è incapace di garantire le funzioni essenziali

«Sono passati quasi 4 anni dalla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase e l’ennesima tragedia di una malasanità che prescinde dai fatti di cronaca accaduti e su cui stanno indagando i magistrati fa tornare alla ribalta il disastro della sanità pubblica campana e le scellerate scelte di gestione dell’ASL Na 3 Sud che tra promesse e ritardi è incapace di garantire le funzioni essenziali per un ospedale che ha un bacino di utenza di quasi 300 mila abitanti». Lo afferma in un comunicato il Movimento Vesuviano «Ce avite accise a salute» per l’apertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase e dei reparti di neonatologia e pediatria.

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«Ribadiamo da tempo la necessità di una rete “emergenza-urgenza” nell’area vesuviana per le patologie tempo-dipendenti. Inoltre a fronte di una forte natalità rispetto agli altri territori, la mancanza di un polo materno infantile e di un punto di accoglienza pediatrica e una rete diffusa sul territorio per le medicina di genere. L’ospedale di Boscotrecase deve necessariamente aderire alla rete emergenza, per limitare la pressione agli ospedali napoletani e dell’area Nocerino-Sarnese con l’apertura di un pronto soccorso. Invitiamo alla mobilitazione tutti i cittadini vesuviani», conclude.

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