Ci sono ritardi rispetto alle scadenze previste dalla normativa regionale
L’Associazione politico culturale La paranza delle idee, con un comunicato stampa, interviene nuovamente sul processo di redazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) della Città di Torre Annunziata, ravvisando ritardi rispetto alle scadenze previste dalla normativa regionale che disciplina la materia.
In particolare, il sodalizio presieduto da Claudio Bergamasco punta i riflettori sulla possibilità di un clamoroso commissariamento della Commissione Straordinaria che sta gestendo dal maggio del 2022 il Comune oplontino, dopo la caduta anzitempo dell’Amministrazione guidata dall’esponente del Partito Democratico Vincenzo Ascione e il suo successivo scioglimento per infiltrazione camorristica.
Un’eventualità che, secondo l’associazione torrese, trova fondamento nelle dichiarazioni recentemente rese alla stampa dall’Assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo, il quale ha fatto sapere che a breve saranno inviati i commissari ad acta per il PUC in una parte delle ancora centinaia di Enti municipali inadempienti.
La paranza delle idee: impossibile l’approvazione
Non è ancora dato sapere se tale sorte toccherà anche a Torre Annunziata ma, nel frattempo, La paranza delle idee fa una serie di riflessioni, confezionate nella nota stampa che riportiamo di seguito:
«Considerate le varie fasi procedurali previste dalla legge in materia, è ormai impossibile che il Comune di Torre Annunziata approvi o anche solo adotti definitivamente il Piano Urbanistico Comunale entro il 2023 (termine perentorio sancito dalla legge stessa), malgrado ciò figurasse tra gli espliciti obiettivi dichiarati in più occasioni dai Commissari che guidano il Municipio oplontino».
«La cosa preoccupa – continua il testo – specie alla luce dell’invio di commissari ad acta in alcuni dei Comuni inadempienti appena annunciato dall’assessore regionale all’Urbanistica e che, se dovesse riguardare anche Torre Annunziata, porterebbe a un paradossale commissariamento dei Commissari».
«D’altronde – rileva l’Associazione – i PUC sono basilari per l’attuazione di politiche di rigenerazione urbana e di contrasto al consumo di suolo e quello torrese, con il 72,06%, è tra i primi cinque Comuni campani, quasi tutti con esperienze di scioglimento per camorra, per quota di territorio edificato».
«Tuttavia, potrebbe comunque esserci una nuova proroga di un anno delle scadenze relative ai PUC».
I commissari chiariscano
«In ogni caso – chiarisce il sodalizio – ci pare necessario che i Commissari chiariscano lo stato della redazione del Piano, anche perché, a questo punto e ancor di più nell’ipotesi di proroga dei termini, avrebbe maggiormente senso, magari previa riapertura del confronto con i cittadini (anche per alimentare un sano dibattito pubblico in vista dell’ormai imminente campagna elettorale), lasciare a un’Amministrazione eletta il compito di varare un atto che è spiccatamente politico. È altresì vero che sul PUC pesano quasi vent’anni di lacune proprio della politica locale, la quale sul tema non può non esprimere una posizione».
«Comunque – conclude La paranza delle idee – esortiamo i Commissari a fare attenzione anche ai contenuti del PUC, onde evitare quanto accaduto a Castellammare di Stabia, dove il Piano è stato bocciato dalla Città Metropolitana perché troppo basato sul turismo e poco sui fabbisogni residenziali (aree verdi e per lo sport, parcheggi, ecc.)».
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