Musicista ucciso a Napoli, l’Arena di Verona gli tributerà un omaggio musicale

Sangiuliano: Il Ministero della Cultura pronto a sostenere l’Orchestra Scarlatti Junior

Questa sera, prima della recita di Tosca, a Verona, la Fondazione Arena, attraverso i corni della sua orchestra, tributerà un omaggio musicale a Giovanbattista Cutolo, musicista di 24 anni ucciso a Napoli. Fondazione Arena si unisce al cordoglio della famiglia e ricorda in questo modo un giovane cornista che ha dedicato la sua vita alla musica e all’arte, esempio per tanti ragazzi.

Anche il Mic ha deciso di ricordarlo con un’iniziativa in sostegno della sua orchestra. «Il Ministero della Cultura è pronto a sostenere l’Orchestra Scarlatti Junior. Nelle ore immediatamente successive al tremendo assassinio di Giovanbattista Cutolo, ho espresso tutto il mio orrore e sdegno per quanto avvenuto. Oggi ho telefonato al maestro Gaetano Russo, direttore dell’Orchestra Scarlatti Junior, per comunicargli che siamo pronti a finanziare tre eventi musicali in memoria del giovane orchestrale barbaramente ucciso. I concerti saranno organizzati d’intesa con il Comune di Napoli». Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

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«Al riguardo ho già parlato con il sindaco Gaetano Manfredi, con cui c’è piena unità d’intenti. Il primo, già in programma e che avrebbe visto la partecipazione di Giovanbattista, si terrà il 10 settembre nel Cortile delle Statue. Gli altri due concerti, da organizzare, saranno uno sinfonico al Conservatorio di Napoli e uno da camera alla sede universitaria di San Marcellino».

«Da mesi – aggiunge il ministro – stiamo lavorando con il sottosegretario Giammarco Mazzi alla creazione di due orchestre giovanili e due nuovi corpi di ballo: una delle prime due potrà essere sicuramente la Scarlatti Junior, che merita di essere stabilizzata e resa permanente, con costi a carico del Ministero, in onore di Giovanbattista».

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Venezi: «Cornista di talento e ragazzo sempre sorridente, vittima di odio e brutalità»

«Era un cornista di talento, lo sguardo limpido e sincero, appassionato e amoroso nei confronti del suo strumento, del vivere in orchestra, del fare parte di una comunità come quella della Scarlatti. Era un ragazzo sempre sorridente, educato e rispettoso nei confronti di tutti, del suo lavoro, della musica stessa» ha affermato Beatrice Venezi, consigliere per la musica del Ministro.

«Non posso credere a quello che è successo – prosegue Venezi – non posso credere né tantomeno accettare che la nostra società precipiti ogni giorno sempre più nel degrado e nella barbarie, nel vuoto di doti morali e intellettuali, un vortice centripeto annichilente in cui non si conosce più nemmeno il valore sacro della vita». «Cosa siamo diventati? Animali?» – si interroga il consigliere del Ministro – «No, questa è retorica. Gli animali non uccidono per crudeltà ma solo per necessità».

«Dove sono finite la solidarietà, l’empatia, il senso di comunità – dice ancora Venezi – che contraddistingueva la nostra società italiana? Siamo l’ombra di noi stessi, zombie che vivono solo nella notte dell’umanità. Corpi vuoti senza anima. Come artisti – considera poi – ci mettiamo in gioco ogni giorno per portare la bellezza nella vita delle persone attraverso il linguaggio sublime della musica, i più alti valori umani a cui ispirarsi, per mostrare che un’altra via è possibile. Ne abbiamo fatto la nostra missione e la nostra stessa vita. Giovanbattista ne aveva fatto la sua missione e la sua vita. L’esatto opposto dell’odio e della brutalità di cui è stato vittima».

«Fino a ieri mattina – conclude Venezi – credevo fermamente in questa missione, e che con la cultura e con l’amore che l’arte insegna si sarebbero potute sanare le ferite della nostra società. Per il momento mi rimangono soltanto un senso di frustrazione e di impotenza, ma anche rabbia, tanta, e un senso di giustizia che adesso vuole essere soddisfatto. Mi stringo nel dolore alla famiglia di Giovanbattista, certa che la musica degli angeli lo accompagni da adesso in avanti».

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