«De Luca dimentica – o finge di farlo – che il costo annuale del debito pubblico della Regione Campania – rispetto al quale nulla ha fatto – è stato di circa 200 mln di euro l’anno. Nel 2021, gli oneri finanziari, come desunti dal Rendiconto della Gestione, ammontavano a circa 183 mln di euro, corrispondenti allo 0,51% delle spese totali del 2021. È pacifica la circostanza che, essendosi impennati i tassi d’interesse, gli oneri finanziari del 2022, stando a quanto dice De Luca, sarebbero più che raddoppiati. Ma tutto ciò era prevedibile. Pertanto, se De Luca avesse prestato la dovuta attenzione all’andamento finanziario, avrebbe ben potuto calmierare l’impatto dell’impennata degli interessi operando una ristrutturazione del debito. Cosa che hanno fatto i suoi colleghi».
«Ci è arrivato – come al solito – tardi, prevedendo la ristrutturazione nella legge di stabilità regionale 2023. L’art. 51 di tale legge prevede, appunto, la possibilità di «ristrutturare» il debito al fine di contenere l’impatto degli interessi e finanche quella di formulare al Misa e Mef ipotesi di nuovi piani di rientro per il perseguimento dell’equilibrio economico regionale». Lo ha dichiarato Marco Cerreto (Fdi), capogruppo in Commissione agricoltura della Camera per il quale «se la Campania è stata disamministrata da “farabutti” lui in 8 anni cosa ha fatto?».
Potrebbe interessarti anche:
- Giuseppe Turco ammazzato con otto coltellate: lunedì udienza di convalidà del fermo del 20enne
- Perde il controllo della moto e sbatte contro un palo: 25enne senza scampo nel Napoletano
- Napoli, auto esplosa in tangenziale: indagini anche sul contratto dello stagista
- Casal di Principe, la disperazione del papà di Giuseppe: «Siamo abbandonati a noi stessi, in mano ai violenti»