Scafati, Patriarca ad Amato: Fdi ha fallito, basta bugie su Aliberti

La deputata azzurra: «Dialogo c’è stato con tutti, tranne che col suo partito»

«Le parole del consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Carmine Amato, si iscrivono a pieno titolo nella categoria della farneticazione politica. La sua è una ricostruzione dei fatti assolutamente strumentale e tesa a creare un alibi per la decisione del suo partito di spaccare il centrodestra in occasione dell’appuntamento elettorale di Scafati». A dirlo è Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia alla Camera e commissario di Forza Italia a Scafati.

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«Forza Italia ha, fin da subito, cercato una interlocuzione costruttiva con Fratelli d’Italia – spiega la parlamentare azzurra – che puntasse a costruire un programma politico solido e di grande respiro nell’interesse della città e della sua comunità. Ma il dialogo di fatto non è mai iniziato perché FdI ha immediatamente posto come diktat la candidatura a sindaco dell’uscente Cristoforo Salvati. Un sindaco che ha palesato la sua incapacità amministrativa tanto da essere sfiduciato dalla sua stessa maggioranza».

«Il fatto stesso che tutte le altre forze del centrodestra abbiano deciso di sedersi al tavolo trovando una posizione condivisa sul nome di Aliberti è la prova che il dialogo c’è stato. Quel che è mancata è stata, invece, la volontà di Fratelli d’Italia di partecipare – unica forza politica su quattro – al nostro progetto politico. Carmine Amato non può nascondere la testa sotto la sabbia né tentare goffamente di occultare i miei tentativi di avviare col suo partito un dialogo costruttivo. Lo ricordiamo noi, allora, a beneficio della chiarezza e dell’onestà intellettuale».

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«Fratelli d’Italia non ha giustificazioni per il proprio fallimento politico nella gestione di una realtà che merita, invece, un sindaco capace, che conosce il territorio e le sue esigenze. Un sindaco come Pasquale Aliberti».

«Aliberti può essere candidato e può essere eletto, senza dubbio alcuno – aggiunge la Patriarca –. Chi, non potendolo contestare politicamente, lo attacca sul piano giudiziario dimostra di essere del tutto estraneo al concetto di garantismo, pur dovendone forse fare pratica in relazione ad altre vicende giudiziarie che hanno colpito altri amministratori vicini alla loro parte politica in Comuni non lontani».

«Ma noi, a differenza di Fratelli d’Italia, non useremo mai il codice penale per fare politica perché crediamo fermamente nel principio di non colpevolezza. Pasquale Aliberti saprà dimostrare la sua innocenza e si confermerà una volta di più un ottimo sindaco di Scafati. E lo ripetiamo con più forza: Pasquale Aliberti può essere candidato e può essere eletto. Pasquale Aliberti può amministrare Scafati; anzi deve farlo perché la città ha bisogno di una nuova fase di rinascita».

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