Napoli, il direttore del Cardarelli: «Ieri 200 accessi al pronto soccorso, ma c’è poco personale»

D’Amore: «La carenza di personale è un problema cronico»

«Ieri abbiamo avuto 200 accessi al pronto soccorso del Cardarelli, noi facciamo il massimo ma a volte ci scontriamo con una tempistica non sempre efficace, perché c’è una carenza di personale che è un problema cronico non solo in Campania ma in tutta Italia e si ripercuote». Lo ha detto Antonio D’Amore, direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli, commentando i problemi del pronto soccorso in occasione della visita dell’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia per una benedizione dei nuovi spazi aperti.

«Rivedere i percorsi del pronto soccorso – ha detto D’Amore commentando i nuovi spazi aperti da alcuni giorni – fa parte delle prime modifiche che sentivamo di dover portare all’assistenza, abbiamo aperto nuovi spazi solo per triage e pretriage ma si passa ora a rimodernare altri percorsi e strutture, per l’assistenza ma anche per comfort e dignità all’ammalato a cui cerchiamo di dare risposte su alcuna pecche».

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D’Amore sottolinea anche alcuni aspetti nuovi per il Cardarelli, come gli schermi che indicano quante persone sono dentro in cura per ogni livello di urgenza: «E’ importante – ha detto – dare a chi arriva e ai parenti la conta delle persone dentro. Oltre al triage e al pretriage nuovi abbiamo anche allestito una sala per i parenti degli assistiti al pronto soccorso con dentro pannelli video che indicano le persone che si stanno curando».

Le nuove linee di sicurezza per il personale

«Le linee di sicurezza che abbiamo ricevuto dal Prefetto di Napoli in una riunione di questi giorni indicano che si intraprendono anche altre strade per garantire una maggiore sicurezza degli operatori». Così il direttore generale dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, Antonio D’Amore, commenta il difficile periodo a Napoli per i medici e gli infermieri dei pronto soccorso dopo l’aggressione dell’altro giorno all’Ospedale Pellegrini.

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«Purtroppo – ha detto D’Amore – i tempi che viviamo sono fatti anche da persone che vogliono risposte immediate, non vogliono aspettare e spesso la violenza fra loro la fa da padrona. Ci confrontiamo con questi tempi e sta a noi cercare rimedi, ma voglio fare un appello alle persone che si recano negli ospedali: i medici, gli operatori socio sanitari e gli infermieri sono qui per dare il meglio nei vostri confronti. Basta violenza, solo grazie. Oggi è venuto qui al Cardarelli l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia per parlare agli ammalati, è stato un momento che ci riempie di gioia ed un momento di ringraziamento ai tanti medici che si prodigano in ospedale».

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