«Italia porto d’Europa» per tornare protagonisti nel Mar Mediterraneo

di Marco Carmine Foti

L’importanza strategica del sistema dell’autotrasporto in Italia

«Sostenere il trasporto merci su strada, anche incentivando il ricambio del parco circolante nell’ambito di una transizione ecologica sostenibile per le imprese. Potenziare l’intermodalità anche nell’ottica della Blue economy, che promuoveremo con il progetto “Italia porto d’Europa” per tornare protagonisti nel Mar Mediterraneo». È quanto riportato nel programma «Pronti per l’Italia» di Fratelli d’Italia in funzione dell’importanza strategica che ricopre il sistema dell’autotrasporto in Italia.

Secondo i dati ISTAT sono circa 180 miliardi di tonnellate-chilometro le merci movimentate su strada ogni anno sul territorio nazionale. Cifre considerevoli che impongono necessariamente una diversa governance del sistema e la dovuta attenzione ad un settore da troppo tempo abbandonato a se stesso.

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Il settore necessita di interventi ed azioni prioritarie per sostenere il sistema produttivo italiano e per dare competitività all’economia nazionale e per rendere concretamente possibile la transizione energetica e ambientale delle imprese dell’autotrasporto e della logistica. Questo il messaggio di diverse associazioni del settore, una sorta di road map sulle attese delle associazioni delle imprese di autotrasporto nella prossima legislatura in quanto il trasporto delle merci, oggi, non ha la giusta attenzione, rispetto a quanto è stato pensato (e fatto) per la mobilità delle persone.

Occorre intervenire in primis sulle misure economiche e sul caro carburanti attraverso la previsione di specifiche agevolazioni che dovranno essere studiate per le imprese che utilizzano mezzi a basso impatto ambientale. Per cui il rinnovo del parco rotabile e le agevolazioni per l’acquisto dei mezzi ecosostenibili completa il quadro di necessità sul tema delle misure economiche, che interessa inevitabilmente anche e soprattutto il tema delle accise.

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L’innovazione è la linfa vitale

Ulteriore aspetto critico sul quale i diversi Governi non hanno posto la giusta attenzione è riferito al tema delle regole, strettamente legato alla strategia che il nuovo Governo imprimerà sul settore dell’autotrasporto. L’innovazione è la linfa vitale per ogni settore produttivo per cui il sistema dell’autotrasporto dovrà prevedere un cambio di passo e dovrà essere prioritario aprire un dossier specifico sul tema della Governance del sistema in quanto l’Italia risulta ancora molto indietro rispetto a quanto avviene in ambito europeo.

Alcune riforme già avviate devono necessariamente vedere completato l’iter legislativo, compresa la verifica sull’ART che, seppur svolga un importante lavoro sulla regolazione dei servizi di trasporto, non trova una giusta collocazione sul tema del trasporto delle merci su gomma.

La carenza degli autisti è un problema strutturale: risulta strategico agire su questo tema, compreso l’importanza di introdurre nel mondo della scuola, ad esempio negli indirizzi «Tecnico traporti e logistica», la figura dell’expert truck driver.

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