Nei litigi azienda-dipendenti a perderci è la collettività. Servono investimenti
Sono giorni di forti disagi per gli utenti che si servono dei treni della Circumvesuviana per i loro spostamenti tra Napoli e diversi comuni della provincia. Tra tratte cancellate, corse soppresse e treni strapieni, pendolari e turisti sono costretti a convivere con un servizio che ai deficit abituati (convogli malconci e ritardi perenni) ha aggiunto fino al 31 agosto quelli derivanti dalle scelte aziendali, che da lunedì 27 giugno ha eliminato tutte le corse lungo le linee Torre del Greco-Napoli via Centro direzionale (sostituite in parte da venti corse di autobus all’andata e altrettante al ritorno tra San Giorgio a Cremano e Napoli, con fermate nei pressi delle stazioni abitualmente servite dai treni, ma escludendo Torre del Greco, Ercolano e Portici) e Napoli-Pomigliano d’Arco, oltre alla cancellazione di una trentina di treni sulle altre tratte.
Come se non bastasse, nei giorni scorsi la direzione di Eav ha polemizzato con una parte del personale in servizio. Attraverso una nota, l’azienda di trasporti ha parlato di «un gruppo di irresponsabili che vuole il caos. In questa calda estate, quando finalmente sono tornati sulla vesuviana i turisti, alcuni lavoratori annunciano proteste e forme di non collaborazione ed una sorta di sciopero bianco».
L’Ente Autonomo Volturno ha anche sostenuto che «forse non è chiaro che non c’è più un euro e che con i recenti accordi hanno preso già tantissimo (mentre altri lavoratori di altre aziende di trasporto che fallivano non prendevano lo stipendio) e che vi è appena stato anche un rinnovo contrattuale e quindi in questo modo la protesta, riducendo i ricavi da traffico che si stavano finalmente dopo trenta mesi riprendendo, mettono a rischio lo stipendio e certamente la quattordicesima di tutti».
«In queste situazioni – dice un abituale frequentatore dei treni delle linee vesuviane di Torre del Greco – a pagare le conseguenze siamo solo noi viaggiatori, costretti ad armarci di tanta pazienza per spostarci a Napoli, con corse oggi notevolmente ridotte e spessissimo con forti ritardi, se non soppresse per le cause più disparate, mentre per recarci verso la penisola sorrentina i convogli sono strapieni e sempre più di frequente con utenti, più o meno giovani, sprovvisti delle obbligatorie mascherine di protezione delle vie respiratorie senza che nessuno tra il personale dica nulla».