Meloni contro La7 annuncia querele: «Pericolosa? Uno spostato potrebbe decidere di liberarsi di me»

La leader di FdI: «Per troppo tempo ho consentito che si uscisse fuori dai limiti»

«Quando tu dici a milioni di italiani che io sono pericolosa per la storia, una persona che potrebbe per paradosso uccidere milioni di persone, invadere uno stato, o fare cose che hanno fatto le persone alle quali vengo accomunata, il rischio c’è che qualcuno, a un certo punto, decida di liberare il mondo da questa persona così pericolosa, perché magari ha qualche rotella fuori posto, e non capisce il gioco». Lo ha detto Giorgia Meloni in un video pubblicato su Twitter con il titolo ‘La mia risposta agli insulti di La7′ e una serie di spezzoni di programmi televisivi in cui si parla della leader di FdI.

«C’è un po’ di tutto, l’accusa di fare propaganda assassina, di essere una buffona, di essere circondata da nazisti, riferimenti più o meno velati a Mussolini, Hitler, Putin. Al quale – ha aggiunto Meloni – vengo accomunata nonostante tutti conoscano le mie posizioni sulla guerra ucraina. C’è anche un conduttore che mi definisce la donna nera».

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Per la leader di FdI, «da una parte uno dovrebbe essere contento di vedere questa gente ricorrere al suo peggiore armamentario senza avere argomenti reali, gente così rabbiosa, disperata, invidiosa da reagire con questo livore al fatto che continuo a vincere e i loro racconti non se li beve più nessuno. Dall’altra, però – ha osservato -, credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questo».

«Si sono accorti oggi che c’è il mostro»

«Io forse per troppo tempo ho consentito che si uscisse fuori dai limiti, perché sono una persona che ha sempre detto quello che pensa, ma – ha continuato – non mi sbaglio mai a parlare, non ho bisogno di usare questi toni e metodi per fare campagna contro i miei avversari, che ora stanno tutti parlando solo di me, è curioso, invece settimana scorsa no. Si sono accorti oggi che c’è il mostro. Si erano accorti pure alla campagna elettorale precedente. Io che non ho bisogno di usare questi toni e mi sono sempre assunta le mie responsabilità, mi sono stufata che gli altri non si assumano le loro».

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Intanto «ho deciso, che naturalmente querelo quelli che si sono permessi di dire una parola sbagliata. Lo faccio perché voglio sapere se in questa nazione c’è ancora il diritto di essere di sinistra senza il rischiare di diventare vittime dello spostato di turno perché gli hanno insegnato a odiarti».

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