Guerra in Ucraina, Mosca paventa la terza guerra mondiale. Kuleba: «Russia avverte sconfitta»

Il ministro degli Esteri russo ha alzato i toni dello scontro con l’Occidente

La Russia paventa il rischio «reale» di una terza guerra mondiale, una minaccia che secondo Kiev mostra che la Russia sta capendo che perderà nel conflitto in Ucraina. Alla fine di un’altra giornata di raid su obiettivi strategici ucraini, ieri sera il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un’intervista tv ha alzato i toni dello scontro con l’Occidente accusando la Nato di entrare in una guerra per procura con Mosca attraverso la fornitura di armi all’Ucraina. Ha quindi paventato il rischio «reale» di un terzo conflitto mondiale, affermando comunque che una guerra nucleare è inaccettabile secondo la Russia.

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Mosca «ha perso l’ultima speranza di spaventare il mondo nel suo sostenere l’Ucraina», ha scritto poco dopo su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Il discorso di un ‘reale’ pericolo di Terza guerra mondiale significa solo che Mosca avverte la sconfitta», ha aggiunto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo videomessaggio, è tornato a paragonare il suo omologo russo Vladimir Putin ad Adolf Hitler e a rimarcare l’importanza di fermarlo.

Zelensky: «In Ucraina si decide il destino dell’Europa»

«Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell’Europa e della sicurezza globale, il destino del sistema democratico. La Russia – ha detto Zelensky – può spendere enormi risorse per sostenere la guerra e per opporsi anche all’intero mondo libero, ma le lezioni della storia sono ben note: se hai intenzione di costruire un Reich millenario, perdi».

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Il presidente ucraino ha poi di nuovo affermato di essere sicuro di vincere questa guerra. «Molte città e comunità – ha osservato – sono ancora sotto il controllo temporaneo dell’esercito russo. Ma non ho dubbi che sia solo questione di tempo prima di liberare la nostra terra. In due mesi hanno usato più di 1.100 missili contro di noi, ma non hanno ottenuto nulla e non ci riusciranno. Un mese fa – ha concluso Zelensky – dovevamo ancora convincere diversi paesi che scommettere sull’Ucraina significa vincere. E ora lo sanno tutti».

Oggi intanto a Mosca arriva Antonio Guterres

Kuleba ha chiesto al segretario generale dell’Onu di premere con Putin per l’evacuazione della città di Mariupol. «E’ un cosa che l’Onu è in grado di fare», ha detto esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa «cadere nella trappola» del Cremlino. Il ministro degli Esteri ucraino non crede infatti che Mosca voglia negoziare seriamente. Lavrov non è «pronto per una conversazione seria» e la Russia non è «pronta a trovare soluzioni al tavolo dei negoziati», secondo Kuleba.

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Dagli Stati Uniti arriva la notizia che l’amministrazione Biden starebbe valutando un pacchetto da 5 miliardi di aiuti per fare fronte alla crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina. E un nuovo allarme sul tema arriva dal Regno Unito, secondo cui è probabile che il raccolto di grano ucraino diminuisca del 20% quest’anno rispetto al 2021 a causa della riduzione delle aree di semina a seguito dell’invasione russa. «La riduzione dell’offerta di grano dall’Ucraina – afferma il Ministero della Difesa britannico – genererà pressioni inflazionistiche. I prezzi elevati dei cereali potrebbero minacciare la sicurezza alimentare globale, in particolare in alcuni dei paesi meno sviluppati economicamente».

Ancora combattimenti nelle città meridionali ucraine e nella regione del Lugansk

Tre attacchi aerei russi sono stati registrati questa mattina nella città meridionale ucraina di Zaporizhzhia. Lo riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform citando l’amministrazione militare regionale. «Nella mattinata, alle 6.50 (ora locale, ndr), si sono sentiti degli attacchi aerei», afferma l’amministrazione su Telegram, precisando che i dettagli verranno forniti in seguito. Secondo informazioni circolate precedentemente, riporta Ukrinform, i soldati russi stavano ammassando equipaggiamenti e personale sulla linea del fronte nel tentativo di avanzare verso Zaporizhzhia.

«I russi hanno aperto il fuoco sui civili per 17 volte nelle ultime 24 ore» nella regione di Lugansk. Lo fa sapere il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergi Gaidai, secondo quanto riporta Ukrinform. «I combattimenti continuano a Popasna e Rubizhne. Le comunità di Popasna, Lysychansk e Hirske sono quelle che sono state colpite in modo più pesante», afferma Gaidai, precisando che ci sono stati quattro potenti attacchi con l’artiglieria su Popasna e due contro Lysychansk.

«Due case sono state danneggiate a Lysychansk, due a Popasna e almeno una a Hirske. Stiamo verificando le informazioni su possibili vittime», ha detto Gaidai spiegando che i russi continuano i combattimenti nell’area di Rubizhne, cercando di catturare Popasna.

Bombardato villaggio in russia

Il villaggio di Golovchino nella regione russa di Belgorod è stato nuovamente colpito da bombe arrivate dal territorio ucraino. Lo ha detto il governatore della regione Vyacheslav Gladkov citato dall’agenzia russa Interfax. «Diversi edifici non residenziali e quattro case sono stati danneggiati. Non ci sono vittime civili», ha scritto Gladkov su Telegram. I villaggi di Nekhoteyevka e Zhuravlyovka nel distretto di Belgorodsky sono stati attaccati ieri dal territorio dell’Ucraina, due i civili rimasti feriti.

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