Ucraina e Russia ancora lontane su Crimea e Donbass

di Redazione

Nuovo corridoio umanitario per evacuare Mariupol

Riprendono i bombardamenti in Ucraina e forti esplosioni si sono avvertite, già dalle prime ore del giorno, a Odessa. «Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall’aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e 3 impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv», dichiara il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, ripreso da Interfax. E Richard Gaisford, inviato della britannica Itv, parla di almeno 5 punti di impatto. Nelle immagini che ha postato sui social si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano il cielo.

Ma, secondo l’ufficiale del comando operativo «Sud» Vladislav Nazarov, citato da Unian, non ci sarebbero vittime. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare a casa e di non interferire con i soccorsi. E combattimenti sarebbero in corso anche nella regione del Donbass, da sempre al centro delle rivendicazioni di Mosca. Ma qui, almeno secondo i vertici militari ucraini che comunicano via Fb, i soldati di Kiev avrebbero avuto la meglio. «Sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, l’Ucraina ha respinto 6 attacchi nemici, distrutto 4 carri armati, 6 unità di veicoli blindati e 7 unità di veicoli nemici».

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Anche oggi si sarebbe aperto un corridoio umanitario per evacuare Mariupol, annuncia la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. «Continuiamo a lavorare sull’evacuazione delle persone lungo il corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia. Attualmente, ci sono 17 autobus vicino a Berdyansk, 10 per l’evacuazione di Mariupol da Berdyansk. Se gli autobus non passano per la città, chiediamo alle persone di recarsi al posto di blocco all’ingresso della città. Sette bus – spiega – cercheranno di passare più vicino a Mariupol accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa».

Nessuna buona notizia, invece, dal fronte diplomatico

Con Mosca e Kiev che sembrano ancorate più che mai alle rispettive posizioni di partenza. «La bozza di accordo non è pronta per essere presentata a una riunione al vertice. Ripeto ancora e ancora: la posizione della Russia sulla Crimea e sul Donbas resta immutata», ribadisce il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ripreso dai media internazionali. Mentre ieri il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia, aveva detto ai media che la Russia aveva «dato una risposta ufficiale a tutte le posizioni» e che «accettano la posizione ucraina, tranne per la questione della Crimea».

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«Il governo italiano – assicura intanto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – è disponibile a contribuire al processo di pace. Come già dichiarato da Draghi, l’Italia è pronta a farsi garante della neutralità ucraina».

In attesa di nuovi sviluppi, il bilancio delle vittime della guerra continua a salire. Secondo l’ufficio del procuratore generale ucraino che su Telegram aggiorna quello dei minori, sarebbe salito «a 416, di cui 158 uccisi e 258 feriti, il numero dei bambini colpiti dalla guerra. Ma «questi dati non sono definitivi, poiché è in corso l’identificazione nei territori temporaneamente occupati e liberati. In particolare, nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Lugansk», afferma il procuratore.

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