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Simone da Poggiomarino a Barcellona inseguendo un sogno: dare del «tu» al pallone

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Il piccolo campione parteciperà al torneo della squadra blaugrana

Ha otto anni, vive a Poggiomarino, è il rampollo di due genitori umili: Gaetano che fa il muratore e Teresa Tufano, casalinga, ma innamorati di lui, della sua passione per il calcio e del suo sogno di diventarne fra qualche anno, uno dei protagonisti. Sto parlando di Simone Oliviero e bisogna dire che ha cominciato con il piede giusto.

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La sua storia l’ha raccontata questa mattina a Francesco Gravetti per il Mattino. Grazie, a mister Gennaro Velardo tecnico della New Team Poggiomarino che lo ha individuato quando aveva appena 5 anni, ha cominciato a tirare calci in maniera «ordinata», sotto la guida di un allenatore che sin dal primo incontro lo ha definito «un piccolo campione, un talento». Fin dove arriverà, al momento non è possibile dirlo.

Lo scopriremo con il passare degli anni. Nel Frattempo, però, il giovanissimo Simone, è stato chiamato a partecipare al Barça Academy World Cup, l’unico torneo internazionale giovanile organizzato dal Barcellona Football Club che si terrà durante la settimana Santa di Pasqua, dall’11 al 14 aprile.

L’unico napoletano del Team Italia

Farà parte assieme a un’altra ventina di ragazzi del nostro Paese del Team Italia, della sua età soltanto tre rappresentanti e lui è l’unico napoletano. Saranno 2.000 i ragazzi che parteciperanno al torneo a Barcellona, provenienti da circa 200 nazioni di tutto il mondo. Sarà, per loro, una grande opportunità, importante per mettersi in mostra. Simone potrà dimostrare che il tecnico che lo ha scoperto ha avuto ragione e lui è davvero un «predestinato».

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Personalmente glielo auguro, ma vorrei invitarlo anche a restare sempre se stesso: pensare soltanto a divertirsi. Non montarsi la testa, giocare per il gusto di giocare, ma senza mai cancellare i suoi sogni. Umiltà, talento, capacità di sacrificarsi, allenamenti e voglia di arrivare, lo aiuteranno a realizzarli. Così da far felici mamma e papa, insieme alle due orgogliosissime sorelline. Però, Simone, mi raccomando, nel frattempo, non perdere di vista i libri e quaderni. Per crescere, anche come calciatore, ti serviranno anche quelli.

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