Ue, Giorgia Meloni incontra Viktor Orbán. Sul tavolo la vicenda afghana e la ripresa economica

Il primo ministro ungherese in Italia per alcuni giorni di vacanza e per partecipare al meeting della rete internazionale dei legislatori cattolici (ICLN)

La leader di Fratelli d’Italia e presidente dei Conservatori europei Giorgia Meloni ha incontrato oggi a Roma il primo ministro ungherese Viktor Orbán, che si trova in Italia per alcuni giorni di vacanza e per partecipare al meeting della rete internazionale dei legislatori  cattolici (ICLN).

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I due leader, accompagnati rispettivamente dal Ministro per la Famiglia e Vice Presidente di Fidesz Katalin Novak e dal responsabile Esteri di FdI Carlo Fidanza, si sono confrontati sui principali argomenti di attualità. Particolare attenzione è stata dedicata all’Afghanistan, alle conseguenze della disastrosa gestione Biden e alla gestione dei flussi di profughi che potrebbero generarsi.

Afghanistan, i due leader: «Necessario coinvolgere i paesi confinanti nell’accoglienza dei profughi»

Meloni e Orbán hanno condiviso la necessità che la comunità internazionale si faccia carico di questi rifugiati sostenendone l’accoglienza nei paesi limitrofi, senza gravare ulteriormente sull’Europa, e sulla necessità di vigilare attentamente sulle possibili infiltrazioni terroristiche.

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Il confronto si è poi concentrato sulla gestione della pandemia e sulle ricette per la ripresa economica, che a detta dei due leader sarà quanto più significativa quante più risorse saranno destinate a sostenere le imprese, anziché dilapidate in misure assistenziali. Meloni si è complimentata con Orbán per i significativi successi della politica economica ungherese, che sta vivendo una fase di crescita senza precedenti negli ultimi 30 anni.

Nell’occasione è stata ribadita la stretta collaborazione tra Fidesz, Fratelli d’Italia e i Conservatori europei nel perseguire l’obiettivo comune del rafforzamento della Destra europea, nel nome del rispetto delle sovranità nazionali, della difesa della famiglia naturale e dell’identità cristiana, dell’economia sociale di mercato.

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