Turismo, un settore che al Sud produce molto meno di quello che potrebbe. Urge destagionalizzarlo

Il settore turismo è un pilastro dell’economia italiana da sostenere e valorizzare ma troppo spesso trascurato dai governi a guida Centrosinistra che si sono succeduti negli anni. Problema che si è rimaterializzato anche con il governo di unità nazionale di Mario Draghi. Un allarme lanciato da Fratelli d’Italia nell’assemblea nazionale sul turismo che si è svolta ieri e oggi al Circolo Rari Nantes di Napoli. Un evento a cui hanno partecipato parlamentari, coordinatori regionali, assessori e addetti ai lavori. In apertura della prima giornata c’è stato il saluto del presidente del partito Giorgia Meloni.

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«Il binomio Mezzogiorno-turismo – ha detto la Meloni – è un asset che deve essere valorizzato dal punto di vista economico, occupazionale, sociale e ambientale. Purtroppo, a un’innata vocazione turistica non corrisponde ancora un’adeguata consapevolezza delle possibilità che si hanno. Bisogna continuare a battere su priorità storiche per il Mezzogiorno, a partire dalla cruciale partita delle infrastrutture e degli investimenti, ma è necessario anche continuare a lavorare su una programmazione capace di dare alle Regioni del Meridione un quadro organico di riferimento per le politiche turistiche».

«Il turismo è un comparto strategico della nostra economia e anche con questo evento vogliamo ribadire la nostra vicinanza agli imprenditori e agli operatori del settore, che stanno dimostrando una straordinaria capacità di reazione nonostante siano stati totalmente abbandonati dagli ultimi Governi sul piano della pandemia e nella fase della ripartenza» prosegue Meloni.

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«Serve immaginare una nuova visione e un programma di lungo periodo per dare al turismo italiano quegli strumenti che sono necessari per tornare ad occupare il posto che gli spetta. Due elementi che finora sono stati assenti e che sono assenti anche nel PNRR del Governo, definito una “cornice ricca e splendente” ma con un quadro solo “poco incisivo”. Poche risorse e disperse in tante azioni e titoli che rischiano di rimanere solo sulla carta», conclude il presidente di Fratelli d’Italia.

Turismo, Delmastro: «Al settore solo l’1,6% delle risorse del Pnrr»

«La pandemia ha flagellato il comparto che da solo genera il 13% del Pil, forse anche sottostimato, eppure nel Pnrr il Governo ha previsto per il turismo solo l’1,6% delle risorse. Da questo emerge che non solo non hanno compreso i danni che hanno creato al settore ma che ora è necessario puntare al turismo» ha affermato invece Andrea Delmastro, deputato e commissario provinciale di FdI. Ma accrescere l’appeal del Sud c’è bisogno di creare infrastrutture al di sotto di Roma.

«Prima di parlare di autostrade digitali bisognerebbe costruire infrastrutture fisiche aeroportuali, portuali, ferroviarie, della cura del ferro perché non può esistere un’Italia a doppia velocità con i sistemi di trasporto che flagellano la parte migliore dell’Italia quando si parla di ricezione del turismo che è il Centrosud» ha aggiunto Delmastro.

Santoro: «A Napoli solo presenze. Nessun turismo»

Per Andrea Santoro, segretario cittadino del partito, per rilanciare Napoli bisogna innazitutto cambiare la concezione di turismo nella città partenopea. «Qui – afferma – si è registrato un aumento di presenze negli ultimi anni. Si è registrata una presenza mordi e fuggi. Le persone arrivano a Napoli la visitano e vanno altrove. Questo non è turismo, non lascia ricchezze alla città».

Schiano: «Migliorare e soprattutto diversificare la qualità dei servizi»

Per il capogruppo in consiglio regionale della Campania Michele Schiano c’è bisogno di «idee nuove, strategia a medio e lungo termine. Napoli e la Campania sono attrattori naturali da sempre e l’unica strada per poter gestire e confermare gli enormi flussi turistici è quella di migliorare e soprattutto diversificare la qualità dei servizi su tutta la scala. Il turista va seguito e coccolato e non abbandonato a se stesso: bisogna organizzare il più possibile la sua permanenza mettendo a disposizione tutte le comodità che lo spingeranno a tornare».

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Iannone: «In Campania si sono visti solo annunci e promesse in vista delle elezioni»

«In Campania si sono visti solo annunci e promesse nel periodo precedente alla campagna elettorale». È l’attacco di Antonio Iannone, senatore e commissario regionale di FdI, al governatore Vincenzo De Luca. «Qualche intervento economico ma rigorosamente prima del voto e dopo le elezioni al massimo le visure sui requisiti. Ma nessuna visione per mettere in rete le straordinarie risorse di cui disponiamo come attrattori di carattere culturale, ambientale o per garantire servizi o sicurezza».

Per Ferrari bisogna investire sulle strutture

«Roma, Milano, Torino e perfino Cavallino Treporti hanno molti più visitatori di Napoli» ha spiegato Luca Ferrari, dirigente nazionale dipartimento turismo e tra gli organizzatori dell’evento. «Ma se anche raddoppiassimo i numeri di visitatori per arrivare a Firenze – sottolinea – noi avremmo un grande problema. Non avremmo le camere d’albergo. La nostra capacità ricettiva soddisfa poco più del numero di visitatori che abbiamo».

«Al contempo il Comune di Napoli sta facendo andare in malora un patrimonio fatto di edifici storici e palazzi nobiliari e l’unica cosa per cui li usano sono artifizi di bilancio. Eppure queste strutture – rileva Ferrari – potrebbero essere affittati a gruppi alberghieri perché li ristrutturino. Risolveremmo,così, tre problemi: preservare il patrimonio immobiliare della città, creare posti di lavoro e creare attività funzionali allo sviluppo della città».

Schifone: «Intercettare flusso intercontinentale con nuovi aeroporti»

«Nel Meridione abbiamo oltre il 48% dei siti monumentali e museali d’Italia» sottolinea Luciano Schifone, dirigente nazionale di Fdi e già assessore regionale al turismo in Campania. «Abbiamo Capri, Ischia, Sorrento, Taormina, Palermo, le Isole Tremiti. Abbiamo dei biglietti da visita fortissimi eppure se guardiamo la realtà abbiamo dei dati assolutamente sconfortanti».

«Rispetto a 42 milioni di visitatori in Italia, 36 milioni atterrano negli aeroporti del Centronord – afferma ancora Schifone – e solo 6 milioni negli aeroporti del Meridione. Una sproporzione sconfortante e avvilente. Se guardiamo i dati trimestrali, in estate il Sud si difende. Ma se guardiamo il primo, il secondo e il quarto trimestre gli arrivi nel Meridione sono praticamente azzerati. Da questo si evince la mancanza di aeroporti».

«Non c’è dubbio che il flusso internazionale e intercontinentale entra ed esce a Roma o a Milano passando per Venezia o Firenze. Questo è il quadro del turismo di 36 milioni di stranieri in Italia. Perché evidentemente non c’è l’infrastruttura aeroportuale e nel Pnrr non c’è niente».

«C’è qualcosa per portare l’alta velocità a Reggio Calabria – rileva -. Ma il turismo internazionale si fa con gli aereoporti. L’unico che pensò a uno scalo intercontinentale fu il presidente Rastrelli che indivuò uno scalo a Grazzanise che non si riuscì a realizzare per ribaltoni vari. Altro discorso è la stagionalità. Nel Meridione siamo limitati troppo alla stagione estiva. Bisogna fare qualcosa per destagionalizzare il turismo».

«Il sistema fieristico non esiste. Oltre alla Mostra d’Oltremare e alla Fiera del Levante non c’è altro. Pensate a cosa significa il sistema fieristico per Milano. Dai rilievi della Banca d’Italia inoltre rileviamo che c’è un 25/30% di differenza nella spesa dei viaggiatori stranieri tra Nord e Sud. Nel Meridione spendono meno. I vincoli paesaggistici inoltre paralizzano gli investimenti al Sud» dice Schifone.

«A Ischia – conclude – ci sono 50mila presenze nel periodo estivo con strutture alberghiere eccezionali ma che ogni tanto hanno bisogno di essere ammodernate. Purtroppo però non puoi fare una terrazza, una piscina, non puoi aprire una porta perché c’è un vincolo paesaggistico micidiale che ingessa. Allora il turismo lo vogliamo potenziare o no? Allora se lo vogliamo aiutare una volta definiti i comuni turistici le strutture ricettive devono essere considerate di interesse pubblico».

 

Setaro

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