Polizia penitenziaria sotto organico e ancora nessuna risposta dal Governo

Un concorso bandito nel febbraio 2019, ragazzi in graduatoria che attendono di essere sottoposti agli accertamenti psico-fisici e attitudinali, le forze politiche di opposizione che continuano a proporre assunzioni straordinarie per la polizia penitenziaria e il Governo Draghi che non riesce a dare una risposta a un Corpo che risulta essere abbandonato da troppo tempo.

Una situazione tutt’altro incoraggiante viste le allarmanti condizioni in cui sono costretti a vivere ogni giorno gli agenti di polizia penitenziaria in balìa di numerose aggressioni da parte di detenuti violenti.

Pubblicità

I problemi di sovraffollamento carcerario e la cronica carenza degli organici sono ormai noti a tutti. Si denunciavano già ai tempi dell’ex ministro della Giustizia Bonafede e, con l’insediamento del nuovo Guardasigilli si continua a sperare in nuovi provvedimenti che possano garantire maggiore sicurezza negli istituti penitenziari, un rinfoltimento delle piante organiche e condizioni più dignitose per il difficile lavoro che svolgono gli operatori delle carceri.

Nonostante le continue pressioni da parte delle organizzazioni sindacali e dei candidati del concorso per l’arruolamento di 754 allievi agenti di polizia penitenziaria, l’esecutivo non è ancora riuscito ad assicurare quanto richiesto, ovvero, le assunzioni straordinarie mediante lo scorrimento della graduatoria.

Pubblicità Federproprietà Napoli

L’attuale pandemia in Italia ha rallentato e non di poco le procedure concorsuali causando anche il blocco delle assunzioni nella polizia penitenziaria, costretta a lavorare con pochi agenti a disposizione e con la carenza che diventa sempre più grave se si considerano i pensionamenti avvenuti negli ultimi due anni.

Motivo che spinge ulteriormente gli esponenti politici di opposizione a presentare nuove proposte di assunzioni straordinarie, che prontamente vengono respinte dalla maggioranza.

La situazione sembra sfuggita di mano: le carceri sono ridotte a una polveriera, agenti sempre sotto stress, ambienti lavorativi difficili, continue aggressioni ai danni di chi con professionalità e abnegazione presta servizio per garantire la sicurezza dei cittadini. Episodi che dovrebbero far riflettere gli organi competenti sulle misure urgenti da adottare perché la Polizia Penitenziaria non può più aspettare.

Un appello al minitro Cartabia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria giunge dai candidati del concorso 2019, i quali attendono da due anni di essere sottoposti alle visite mediche che consentirebbe loro di accedere al ruolo di agenti/assistenti: «La situazione che si registra è allarmante. Da oltre due anni chiediamo lo scorrimento della graduatoria degli idonei ai quiz al fine di accelerare l’iter assunzionale. Siamo ragazzi che abbiamo riportato dei punteggi alti e, considerata la pandemia ancora in corso che ha rallentato i concorsi, rivolgiamo il nostro appello a chi di competenza affinchè possano essere presi i giusti provvedimenti».

«Essendo già inseriti in graduatoria non resterebbe altro che convocare ulteriori idonei alle prove scritte per le visite attitudinali, come già accaduto con le 650 assunzioni straordinarie approvate dal Decreto Rilancio nello scorso luglio. Attendere un nuovo procedimento concorsuale significherebbe allungare ulteriormente i tempi per l’inserimento di nuove risorse. Uomini e donne, di cui la Polizia Penitenziaria ha urgentemente bisogno per garantire il corretto espletamento del servizio. Noi siamo pronti e speriamo di ricevere le risposte in tempi brevi», spiegano i ragazzi.

Setaro

Altri servizi

Caso Becciu, il cardinale pronto a un passo indietro: «Per l’unità della Chiesa»

Ha ribadito la sua innocenza e il suo diritto a entrare in conclave Il cardinale Angelo Becciu sarebbe pronto a fare un passo indietro. È...

Dramma nel Casertano: 16enne precipita dal balcone di casa, è grave

La ragazza caduta dal terzo piano Non passava giorno senza che varcasse i cancelli del cimitero di Maddaloni, portando un pensiero, una preghiera, un saluto...

Ultime notizie

Il Conclave al via il 7 maggio per eleggere il successore di Papa Francesco

135 cardinali elettori, oltre il limite massimo di 120 Una macchina complessa ma pressoché infallibile messa a punto in secoli di storia e tradizione liturgica....

Funivia del Faito, De Gregorio si smarca: «Giustizia sì, giustizialismo no». È polemica

Tragedia funivia del Faito: inchiesta aperta, dolore e accuse incrociate «La verità e le eventuali responsabilità le definirà la magistratura nella quale ho massima fiducia....

Lavoro sicuro e salari dignitosi: la sfida del Governo alla vigilia del Primo Maggio

La premier: «Pensiamo a interventi concreti, morti inaccettabili» Un segnale in vista della Festa del Lavoro. È quello che Giorgia Meloni punta a dare e...