La proposta | Venia: «Candidare Ischia Ponte al riconoscimento di paesaggio culturale dell’UNESCO»

di Luciano Venia*

Ischia Ponte nel comune di Ischia rappresenta un’area di immenso valore culturale, ambientale, architettonico e paesaggistico e rappresenta un unicum mondiale per bellezza e importanza della storia civile ed economica del genere umano.

Dal Palazzo Malcovati ai palazzi storici, dai vicoli marinari alla collina di Soronzano, dal Castello di Ischia alla baia con gli scogli di Cartaromana, dalla Torre di Michelangelo alla Chiesetta di Sant’Anna fino alla importante testimonianza della città di Aenaria in fondo al Mare, stesso dicasi per tutta la skyline che sovrasta gli edifici dal lato mare fino a Punta Molino.

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Non si può più gestire questo bene di immenso valore con una logica approssimativa e dispersiva, occorre mettere sotto tutela ed aprire alla Valorizzazione assoluta il Borgo Antico di Ischia Ponte unicum mondiale per bellezza e ricchezza di civiltà. Va assicurata una tutela ferrea di questi beni per impedirne la dissipazione, la menomazione, il degrado e di converso va costruita una narrazione unitaria e rafforzata finoa includere le sorgenti dell’acqua mirtina che pervengono alla pineta di Ischia e d’altro lato le sorgenti di acqua calda a Cartaromana, la fauna ittica, la qualità del mare.

Abbiamo l’oro, il petrolio e i diamanti di valore immenso, ambiente e cultura cioè e non sappiamo utilizzarli o custodirli.

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Con queste premesse propongo che il Comune di Ischia avanzii la candidatura del Borgo Antico di Ischia – Aenaria quale paesaggio culturale da sottoporre al riconoscimento da parte dell’UNESCO.

Paesaggio culturale (dal 1992):

Paesaggi che rappresentano «creazioni congiunte dell’uomo e della natura», così come definiti all’articolo 1 della Convenzione, e che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali.

La loro protezione può contribuire alle tecniche moderne di uso sostenibile del territorio e al mantenimento della diversità biologicaPoiché ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale e i beni che lo costituiscono appartengono a tutte le popolazioni del mondo, al di là dei territori nei quali esse sono collocati, per essere inseriti nella Lista i siti devono essere di eccezionale valore universale e rispondere ad almeno uno dei 10 criteri previsti nelle linee operative;

(I) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo.

(II) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.

(III) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa

(IV) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.

(V) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili.

(VI) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.

(VII) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.

(VIII) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.

(IX) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.

(X) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

In base alla Convenzione l’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto un totale di 1121 siti (869 siti culturali, 213 naturali e 39 misti) presenti in 167 Paesi del mondo.

Attualmente l’Italia e la Cina sono le nazioni che detengono il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità: 55 siti.

Per l’Italia, di questi 55 siti 5 sono siti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa) e, nell’ambito dei rimanenti 50 siti del Patrimonio Mondiale, 8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Dobbiamo fare un salto in avanti per salvare e valorizzare il nostro immenso patrimonio. Basta sciatteria, clientelismo, devastazione, ignoranza e analfabetismo politico che conduce al disastro dei popoli e dei luoghi.

Sono certo che il Sindaco di Ischia sappia comprendere il valore di questa proposta.

Avv. Luciano Venia

Setaro

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