Covid-19, obesità tra i maggiori elementi di rischio per l’aggravamento dell’infezione

L’obesità: che cos’è? Cause e rimedi
L’obesità è una malattia, un’epidemia globale che interessa tutto il mondo. Secondo l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità, l’obesità e il sovrappeso sono condizioni di anormale o eccessivo accumulo di grasso corporeo con rischi per la salute.

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Le cause dell’obesità sono: i fattori biologici, psicologici, socio ambientali, uno squilibrio tra eccesso di assunzione calorica a discapito del dispendio energetico, ovvero si mangia di più e male e si è sedentari. Un problema accentuato soprattutto in questi due anni a causa del lockdown forzato da pandemia. L’obesità interessa tutte le fasce d’età, donne, uomini, con una netta prevalenza nei bambini e negli adolescenti soprattutto nell’Italia meridionale, in Campania, a Napoli. Un paradosso incredibile, là dove è nata la Dieta Mediterranea ed è famosa in tutto il mondo anche per essere preventiva di molte malattie, quali l’obesità, il diabete, l’ipertensione, le malattie del cuore, del fegato, del rene.

Coronavirus: che cos’è?
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus a RNA che somigliano a una corona al microscopio elettronico. Causano l’attuale epidemia, che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus-2 (Sars-CoV-2). Il nuovo coronavirus, responsabile del Covid-19, è strettamente correlato al Sars-CoV-2.

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Quali i sintomi da coronavirus?
Febbre, tosse, difficoltà respiratorie, insufficienza renale, polmoniti, sindrome respiratoria grave e morte nei casi più gravi.

Coronavirus come si trasmette?
Da persona a persona dopo un contatto stretto con un paziente infetto attraverso la saliva, starnuti, tosse, le mani contaminate, occhi

Obesità e covid-19
Secondo gli ultimi dati scientifici e i virologi, le persone affette da obesità anche lieve, sono maggiormente a rischio di sviluppare forme di SARS-CoV-2. Perché? Perché i pazienti obesi hanno una serie di fattori che predispongono alle infezioni soprattutto virali respiratori, come l’indebolimento della risposta immunitaria, l’infiammazione cronica con l’aumento di citochine, molecole infiammatorie, alterazioni delle funzioni polmonari, insufficienza respiratoria, diabete di tipo 2, scompenso cardiaco, che, in casi estremi, possono portare fino alla morte.

Nel paziente obeso, c’è un’elevata espressione nel tessuto adiposo del recettore per l’enzima 2 di conversione dell’angiotensina attraverso cui il coronavirus penetra nelle cellule. Inoltre l’eccessivo aumento della massa grassa a livello dell’addome e del torace fa sì che i polmoni non siano in grado di riempirsi in maniera adeguata rendendo difficile la respirazione.

Covid e alimentazione
Una corretta nutrizione e un’adeguata assunzione di vit. D giocano un ruolo fondamentale nel migliorare la risposta immunitaria anche per i malati di Covid-19 ricoverati in terapia intenviva. Bisogna tenere sotto controllo il peso corporeo cambiando lo stile di vita alimentandosi in modo sano, vario ed equilibrato come ci insegna la nostra Dieta Mediterranea. Più frutta e verdura fresca e di stagione, più cereali integrali, da associare anche ai legumi. Mantenersi attivi psicologicamente e fisicamente con una regolare e graduale attività fisica, facendo almeno 30 minuti al giorno di camminata a passo sostenuto.

dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Setaro

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