Il primo ‘dolce’ pensiero del governatore Vincenzo De Luca è per il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Apre la diretta social analizzando la situazione scolastica.
«Una delle cose più sconvolgenti – afferma – a cui abbiamo assistito sono le posizioni del Ministro della Pubblica Istruzione spalleggiata dal Presidente del Consiglio ma si poteva immaginare di aprire le scuole il 9 dicembre poi chiuderle dopo due settimane, per le feste di Natale, per poi riaprirle a gennaio? Veramente non ci sono parole. Siamo in un paese in cui le cose più semplici, le cose di buon senso sono una conquista. Mi auguro vivamente che si aprono le scuole a gennaio evitando la ripresa del contagio e mettendo in condizione soprattutto i comuni di fare le cose che devono fare per riprendere l’attività in sicurezza».
«Abbiamo verificato – aggiunge De Luca – con quanta difficoltà dal Ministero della Salute comunicano i dati oggettivi per la classificazione: per una parte ci sono ragioni obiettive per le classificazioni, per altra parte alcune ragioni rinviano semplicemente a ragioni di politica politicante, la sanità non c’entra niente».
Poi riprende ad attaccare il ministero dell’Interno e il Governo. «Il livello dei controlli, tranne forse nella prima giornata, è praticamente uguale a zero» afferma De Luca. «Parlare di zona rossa in queste condizioni veramente fa innervosire, fa indignare. Io ormai mi sono convinto, e lo dico tranquillamente ai miei concittadini, che siamo nelle mani del Padreterno e, per quanto ci riguarda, della Regione Campania. Tutto il resto è una valanga di chiacchiere, fumo, ipocrisia e finzioni. Questa non è una zona rossa, non so che cosa sia ma evitiamo perlomeno di prenderci in giro».
«Siamo l’unica Regione che ha chiesto un’operazione trasparenza – scandisce il governatore – Il presidente dell’associazione degli anestesisti ha detto che ci sono Regioni d’Italia che danno dati falsi in relazione alle terapie intensive, per far abbassare la percentuale di occupazione. Pensate che il Ministero della Salute abbia attivato i nuclei ispettivi per controllare se questo corrisponde al vero oppure no? Non abbiamo nessuna risposta certa».
«Se hai 300 ricoverati in terapia intensiva – aggiunge – e denunci, anziché 600 terapie intensive, 1000 terapie intensive inesistenti, il tasso di occupazione diminuisce. Sui tamponi la Regione Campania comunica il vero numero di tamponi molecolari che vengono fatti, siamo sotto i 25mila al giorno, cosa che ovviamente fa aumentare il numero di positivi».
«Ci sono Regioni invece – afferma – che comunicano un numero altissimo di tamponi ma non molecolari per far abbassare la percentuale di positivi. Su questo dato, quali sono i tamponi effettuati, molecolari o cosiddetti rapidi che non servono a niente, e sul numero effettivo di terapie intensive e tamponi, non abbiamo dal Ministero della Salute nessuna risposta certa. A me pare francamente scandaloso. La Regione Campania è impegnata come sempre in un’operazione verità, sia portato tutto alla luce del sole».
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