Coronavirus, partita la sperimentazione del vaccino tutto italiano allo Spallanzani

E’ partita la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti-Coronavirus tutto italiano all’istituto Spallanzani di Roma. La prima dose è stata inoculata stamattina a un volontario. Presenti all’avvio dei test il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e i vertici dell’Istituto per le malattie infettive della Capitale, eccellenza nella lotta al nuovo coronavirus.

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In tutto sono 90 i volontari scelti su oltre 7mila che hanno presentato la candidatura. Il progetto, sviluppato insieme all’azienda bio-tecnologica italiana Reithera, è finanziato dalla Regione Lazio con un investimento da 5 milioni di euro insieme al ministero della Ricerca.

«A noi interessa che il vaccino sia efficace» ha detto il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia. «Il primo volontario a cui stamattina è stata inoculata la dose di vaccino verrà tenuto in osservazione per 4 ore da una equipe poi tornerà a casa e verrà monitorato per 12 settimane – ha spiegato Vaia -. Mercoledì proseguiremo con altri due volontari e così a seguire tutti gli altri fino a 24 settimane. Poi se tutto andrà bene ci saranno la seconda e la terza fase di sperimentazione che probabilmente faremo in un paese dell’America Latina dove il virus è in crescita. Se tutto avviene nei tempi programmati il nostro auspicio è che sia prodotto in primavera».

Setaro

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