Fase 2. Mascherine tricolori come i gilet gialli, domani in piazza per il quarto sabato

Come a suo tempo hanno fatto i gilet gialli francesi, le mascherine tricolori domani tornano in piazza per il quarto sabato di fila. Stavolta, a differenza che nelle altre occasioni, la manifestazione è autorizzata e dunque la presenza potrebbe essere ben più consistente. «Domani – spiegano nella nota che annuncia l’appuntamento – da Nord a Sud in decine di città italiane tra cui Aosta, Torino, Milano, Bolzano, Verona, Trieste, Parma, Firenze, Ancona, Perugia, Roma, L’Aquila, Napoli, Bari, Cagliari, Palermo e molte altre, migliaia di italiani saranno in strada per manifestare contro il governo Conte e le misure assolutamente insufficienti e tardive messe in campo per far fronte ad una crisi economica e sociale senza precedenti».

«Siamo cittadini, commercianti, imprenditori, lavoratori, genitori» spiegano le mascherine tricolori. «Siamo il popolo e non possiamo più stare in silenzio. Dopo quasi tre mesi dall’inizio del lockdown ci sono milioni di persone che ancora non hanno visto un euro: cassa integrazione che non arriva, bonus in ritardo, finanziamenti che le banche non erogano e soldi a fondo perduto per ora solo sulla carta».

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Nei tre sabati precedenti, aggiungono, inoltre, le mascherine tricolori, «le manifestazioni non sono state preavvisate, in quanto il diritto costituzionale a manifestare era di fatto sospeso. Nel nuovo Dpcm si ”concede” la possibilità di manifestare in forma statica e rispettando le norme anti assembramento. Per questo per il ”quarto atto” delle Mascherine tricolori le manifestazioni saranno autorizzate e annunciate già da oggi sulle varie pagine Facebook locali».

«A Roma – continua – l’appuntamento è in Piazza del Popolo alle ore 11, dove è prevista la presenza di centinaia di italiani arrabbiati e determinati nel far sentire la propria voce. Tra questi molti rappresentanti delle categorie dei settori più in difficoltà come baristi, ristoratori, albergatori, Ncc, agenzie di viaggio, edili, negozianti, commercianti, ambulanti, autodemolitori e tassisti».

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«Qui – ribadiscono, ancora – non si vedono rilanci ma solo ritardi. Questo governo deve andare a casa e la parola deve tornare al popolo. Siamo stufi di ascoltare false promesse, ”potenze di fuoco” che restano solo sulla carta. Per questo vogliamo essere un megafono per tutti gli italiani che si riconoscono nel tricolore, a prescindere dall’appartenenza politica. Le mascherine tricolori sono un movimento apartitico, composto da quegli italiani che non accettano di abbassare la testa, di rimanere a guardare mentre la nostra nazione viene distrutta, di rimanere in silenzio di fronte alla catastrofe economica che stiamo vivendo, ai milioni di disoccupati che da qui a breve si troveranno senza un futuro. E’ il momento di agire».

Setaro

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