Coronavirus, scendono le vittime: 525. Nuovi contagi a quota 2.972. Brusaferro: «E’ iniziata la discesa»

Emergenza Coronavirus in Italia, il totale delle persone attualmente positive è di 91.246 persone con un incremento di 2.972 pazienti rispetto a ieri. Questi sono i dati diffusi oggi, 5 aprile,  da Angelo Borrelli nella conferenza stampa dal dipartimento della Protezione civile. «Per quanto riguarda i deceduti – spiega Borrelli – registriamo 525 nuovi deceduti. E’ il numero più basso di morti dal 19 marzo». Delle persone attualmente contagiate 3.977 sono in terapia intensiva (con una diminuzione di 17 unità rispetto a ieri) e 28.949 sono ricoverati con sintomi (si registra una diminuzione di 61 pazienti rispetto a ieri). «La maggior parte dei pazienti positivi, 58.320 pari al 64% del totale, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi».

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Ad oggi il totale dei guariti è di 21.815 pazienti, rispetto a ieri le persone guarite sono 819 in più. I pazienti trasferiti dalla Lombardia verso altri ospedali, alla data di oggi, sono 116 di cui 76 pazienti afflitti da Coronavirus e 40 pazienti non colpiti da Covid-19. «Un’altra buona notizia – dice Borrelli – è quella che da oggi si interrompe il trasferimento dalla Lombardia verso altri ospedali perché la situazione dell’ospedale della Lombardia è tale per cui non c’è più bisogno dell’alleggerimento di pazienti dalle terapia intensiva della Lombardia».

Ancora una buona notizia arriva «dallo Spallanzani» dice il capo della Protezione civile «per la prima volta i pazienti dimessi sono più numerosi di quelli ricoverati». «Voglio anche ricordare che queste notizie non ci devono portare ad abbassare la guardia. Voglio ribadire importante messaggio che il presidente Conte ha espresso anche oggi, è fondamentale continuare a stare a casa e uscire solo per comprovate esigenze e necessità» conclude Borrelli.

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Coronavirus, Brusaferro: «La curva ha raggiunto il plateau e ha iniziato la discesa»

«Il primo commento – dice il professore Silvio Brusaferro presidente Istituto Superiore di Sanità  – è l’evidenza di come ci siamo più volte detti in questi giorni, la curva ha raggiunto il plateau. Ha iniziato la discesa, e fortunatamente, ha iniziato la discesa anche il numero dei morti che è un altro dato estremamente importante. Però come sappiamo sono pazienti che hanno contratto l’infezione due settimane fa quindi questo vuol dire che è un po’ tutto il sistema sta portando a un rallentamento significativo della diffusione».

«Un altro elemento di riflessione» continua Brusaferro «è che dovremmo cominciare a pensare a una fase 2 come l’ha definita il Presidente del Consiglio Conte, e ovviamente questa si può pensare se questi dati si confermeranno nei prossimi giorni. Perché vuol dire cominciare a riflettere su come mantenere bassa la diffusione della malattia perché è l’unico requisito che ci consente poi di mantenere o di considerare misure alternative. Ma allo stesso tempo è necessario mantenere il numero di nuove infezioni sotto la soglia».

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