Per pm contabili avrebbe svolto incarichi incompatibili con la docenza
Scossa nella giunta comunale di Napoli. Dopo l’indagine che aveva riguardato il sindaco Gaetano Manfredi, la Procura della Corte dei Conti ha acceso i riflettori su Edoardo Cosenza, assessore ai Lavori Pubblici, ingegnere e docente dell’Università Federico II. La notizia è stata riportata da Fabrizio Geremicca sul Corriere del Mezzogiorno. La Procura contabile, guidata dal pubblico ministero Davide Vitale, ha inviato a Cosenza un invito a dedurre per 1.355.205 euro.
Il destinatario ha 45 giorni di tempo per depositare documenti, fornire chiarimenti o chiedere di essere ascoltato. Al termine di questa valutazione preliminare, la Procura deciderà se proporre la contestazione del danno erariale davanti alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti. L’inchiesta riguarda incarichi svolti da Cosenza prima dell’entrare nella giunta comunale.
Gli incarichi contestati: ospedali, ponti e grandi opere
Secondo il pm contabile, Cosenza avrebbe svolto una pluralità di attività professionali incompatibili con la posizione di docente universitario a tempo pieno o mascherate come consulenze scientifiche. In alcuni casi le autorizzazioni dell’ateneo sarebbero mancate, sarebbero state irregolari o richieste in ritardo. In qualche altro caso Cosenza, sempre secondo la tesi della Procura, avrebbe indotto in errore il suo committente affermando falsamente di non versare in situazioni di incompatibilità.
Tra gli incarichi sotto indagine spicca il collaudo dell’Ospedale del Mare affidato dall’Asl Napoli 1, che avrebbe fruttato 588.104 euro. Viene poi citato l’incarico conferito dal Comune di Benevento, amministrato da Clemente Mastella, per verifiche strutturali su un ponte, del valore di 15.225 euro. Figurano inoltre il lavoro del Comune di Ravello per i collaudi dell’Auditorium (98.000 euro), un incarico per Anas da 5.000 euro, quelli ottenuti da Autostrade per l’Italia per 75.214 euro, da Autostrade Meridionali per 46.184 euro, da Tangenziale di Napoli Spa per 36.023 euro e dall’Università di Catanzaro per 117.000 euro.
La Procura contesta che questi rapporti professionali fossero incompatibili con l’insegnamento a tempo pieno o privi delle corrette autorizzazioni dell’ateneo. Alcuni, inoltre, sarebbero stati coperti da permessi rilasciati per periodi diversi da quelli in cui gli incarichi furono realmente svolti.
I trasferimenti immobiliari sotto indagine
L’inchiesta analizza anche alcune operazioni patrimoniali compiute da Cosenza dopo aver saputo di essere sotto accertamento. Secondo il pm Vitale, l’assessore avrebbe trasferito ai figli tre unità immobiliari e la nuda proprietà di un terzo di un’altra casa a prezzi considerati molto inferiori al valore reale, con l’obiettivo di sottrarre quei beni a eventuali misure di sequestro. La Procura potrebbe chiedere la revoca di tali trasferimenti, ritenuti atti potenzialmente volti a proteggere il patrimonio personale dall’esito dell’indagine contabile.