Erede dei cantautori bolognesi, ha riscritto il linguaggio della musica italiana
Nato a Bologna nel 1980, Cesare Cremonini esordirà sulla scena musicale come frontman dei Lùnapop, gruppo che alla fine degli anni ’90 conquisterà il pubblico con brani come «50 Special» e «Qualcosa di grande». Dopo lo scioglimento della band, nel 2002 intraprenderà una carriera solista che lo renderà uno degli artisti più influenti della sua generazione.
- Dalla Vespa alla vetta delle classifiche: l’ascesa dei Lùnapop
- Il debutto solista di Cremonini tra sperimentazione e successo
- Le “stagioni” del Tour Maggese
- Tra musica, cultura e impegno civile
- I singoli, l’album e il primo libro
- I riconoscimenti stilistici ed umani
- Dieci anni di musica celebrati con successi, collaborazioni e nuovi orizzonti
- Tra colori e logica: la musica come spettacolo totale
- Tra sogni e scenari: vent’anni di carriera, la pandemia ed il secondo libro
- Tra arte e impegno sociale
- Il brano dell’artista: Poetica
- Il testo di «Poetica»
La sua musica si distinguerà per testi narrativi e profondi, spesso ispirati al linguaggio cinematografico, e per l’uso del pianoforte come firma stilistica. Da bambino si avvicinerà al pianoforte, ma è l’incontro con i Queen a undici anni che lo spingerà verso il pop/rock, lasciando alle spalle la musica classica. A quattordici anni scoprirà la scrittura, riempiendo quaderni di racconti, poesie e testi musicali.
Con brani come «Marmellata #25», «Poetica», «La nuova stella di Broadway» e «Nessuno vuole essere Robin» conquisterà pubblico e critica. I suoi album, da «Bagus» a «Alaska Baby», raggiungeranno i vertici delle classifiche, confermando il suo impatto nel panorama musicale, portando la sua musica nei grandi stadi italiani, distinguendosi per spettacoli curati e coinvolgenti e promuovendo progetti culturali e sociali, come «Io vorrei» e «Luci a San Luca», dimostrando un forte legame con la sua città e con le nuove generazioni.
Dalla Vespa alla vetta delle classifiche: l’ascesa dei Lùnapop
Nel 1999 Cesare Cremonini, appena uscito dal liceo, scriverà «50 Special», il singolo che lancerà i Lùnapop nel firmamento del pop italiano. Il brano, ispirato al romanzo generazionale Jack Frusciante è uscito dal gruppo, conquisterà il disco di platino in tre mesi. Seguiranno successi come «Un giorno migliore» e «Qualcosa di grande», che porteranno l’album «…Squérez?» a vendere oltre un milione e mezzo di copie. Il gruppo trionferà al Festivalbar e approderà anche in Spagna, ma dietro le quinte le tensioni cresceranno. Nel 2001, dopo l’ultima esibizione all’Arena di Verona, la band si scioglierà. Cremonini, accompagnato dal bassista Ballo, intraprenderà la carriera solista, mentre si affaccerà anche al cinema con «Un amore perfetto», segnando l’inizio di un nuovo capitolo artistico.
Il debutto solista di Cremonini tra sperimentazione e successo
Nel novembre 2002 Cesare Cremonini romperà con il passato pubblicando «Bagùs», il suo primo album da solista. Il titolo, che in indonesiano significa «ciò che è bello e positivo», rifletterà lo spirito di rinascita che animerà il progetto. Registrato nei Tam Tam Studio di Cesena, il disco proporrà brani come «PadreMadre», «Latin Lover» e «Vieni a vedere perché», segnando una svolta stilistica e narrativa rispetto all’esperienza con i Lùnapop.
Il pubblico accoglierà con entusiasmo questa nuova fase: «Bagùs» resterà per 15 settimane nella Top 50 italiana, conquistando quattro dischi d’oro e superando le 250.000 copie vendute. Nel 2003 uscirà una versione speciale con contenuti extra, tra cui l’inedito «Gongi-Boy» e un documentario sul tour, confermando la solidità di un artista pronto a camminare con le proprie gambe.
Le “stagioni” del Tour Maggese
Nel 2005 Cesare Cremonini tornerà con «Maggese», secondo album solista registrato nei leggendari Abbey Road Studios di Londra. Il titolo, evocativo di un campo lasciato a riposo per rinascere, rifletterà la nuova direzione musicale dell’artista: più riflessiva, orchestrale e libera dai cliché pop. Brani come «Marmellata #25» e «Le tue parole fanno male» segneranno un’evoluzione stilistica, tra ironia e introspezione. Ad ottobre dello stesso anno, l’artista porterà in scena il «Maggese Theatre Tour», un raffinato spettacolo teatrale accompagnato dalla London Telefilmonic Orchestra.
Tra arrangiamenti curati personalmente e strumenti esotici come il santùr, lo show mescolerà musica, prosa e omaggi a Giorgio Gaber, rivelando un lato più autoriale del cantautore. Nel 2006, l’estate si accenderà con il «Maggese Summer Tour», più energico e rock, che radunerà oltre 100.000 spettatori in tutta Italia.
Tra musica, cultura e impegno civile
Il 24 novembre, in omaggio a Freddie Mercury, uscirà «1+8+24», il suo primo album live, accompagnato da un DVD documentario che racconterà il dietro le quinte del tour e le sessioni londinesi. L’inedito «Dev’essere così» conquisterà le radio, confermando la forza espressiva di un artista ormai pienamente maturo. Nel corso del 2007, Cesare Cremonini si distinguerà non solo per la sua attività musicale, ma anche per un’intensa partecipazione al dibattito culturale e sociale italiano.
Il cantautore bolognese firmerà articoli su importanti testate nazionali come «Corriere della Sera», «La Repubblica» e «Il Resto del Carlino», dimostrando una crescente attenzione verso i temi politici e civili. La casa editrice Fazi pubblicherà «I nostri ponti hanno un’anima, voi no – Lettere ai politici», una raccolta di interventi firmati da vari intellettuali, che si concluderà con una dura critica di Cremonini rivolta alla politica contemporanea.
A Bologna prenderà vita il «Mille Galassie Studio», un centro creativo ideato da Cremonini: non solo uno studio di registrazione all’avanguardia, ma anche uno spazio dedicato alla sperimentazione musicale e alla collaborazione tra artisti. Il progetto rappresenterà una vera e propria fucina di idee, pensata per dare forma a nuovi linguaggi sonori. L’artista firmerà le musiche del docufilm «I giorni dell’odio», trasmesso su Canale 5 e diretto da Giorgio John Squarcia con la collaborazione di Francesca Fogar. Il lavoro affronterà tematiche forti e attuali, e la colonna sonora composta da Cremonini contribuirà a sottolinearne la tensione emotiva e il valore narrativo.
I singoli, l’album e il primo libro
Il 30 maggio 2008 segnerà il ritorno di Cremonini nelle radio con «Dicono di me», brano che anticiperà il suo quarto album. Registrato nel neonato Mille Galassie Studio di Bologna e rifinito a Londra sotto la supervisione di Steve Orchard negli storici Air Studios di George Martin, il singolo si imporrà tra i più trasmessi dell’estate, confermando la forza melodica e narrativa dell’artista.
Il 26 settembre dello stesso anno arriverà «Il primo bacio sulla Luna», un album composto da dodici tracce che porteranno la firma di Cremonini, affiancato dal fidato Ballo, dal produttore Walter Mameli e dall’ingegnere del suono Steve Orchard. Il disco debutterà direttamente nella top ten delle vendite, accompagnato dal secondo singolo «Le sei e ventisei». In autunno partirà il tour omonimo, che riporterà Cremonini nei grandi club e nei palasport italiani. Il 19 gennaio 2009 verrà lanciato «Figlio di un re», terzo singolo dell’album, che si piazzerà tra i brani più trasmessi dalle radio.
Nel maggio 2009, a dieci anni dall’uscita di «50 Special», Cremonini pubblicherà il suo primo libro, «Le ali sotto ai piedi» (Rizzoli), un’autobiografia che ripercorrerà il suo cammino artistico e personale, offrendo uno sguardo sincero e diretto sulla sua evoluzione.
I riconoscimenti stilistici ed umani
Nel 2009, l’artista parteciperà alla registrazione del brano «Domani 21/04.2009» presso le Officine Meccaniche di Milano. L’iniziativa, ideata da Mauro Pagani, coinvolgerà 56 artisti italiani e nascerà come risposta solidale al terremoto che ha colpito l’Abruzzo. I proventi del singolo, destinati alla ricostruzione del Conservatorio «Alfredo Casella» e del Teatro Stabile dell’Aquila, dimostreranno come la musica possa farsi veicolo di speranza e rinascita.
Nello stesso anno lancerà in radio «Il pagliaccio», quarto singolo tratto dal fortunato album «Il primo bacio sulla Luna». Nello stesso periodo, il cantautore otterrà due prestigiose candidature al Premio Mogol per i testi di «Figlio di un re» e «Le sei e ventisei», a conferma della sua forza narrativa. Il 16 maggio riceverà il premio alla carriera TRL History, mentre il 26 settembre celebrerà un anno di permanenza del disco tra i più venduti in Italia. A ottobre arriverà in rotazione «L’altra metà», quinto singolo dell’album, che continuerà a lasciare il segno nel panorama musicale italiano.
Dieci anni di musica celebrati con successi, collaborazioni e nuovi orizzonti
Nel maggio 2010 Cesare Cremonini festeggerà un decennio di carriera con la pubblicazione della sua prima raccolta ufficiale, «1999–2010 The Greatest Hits». Il progetto, anticipato dal singolo «Mondo» in duetto con Jovanotti, racchiuderà oltre venti brani che hanno segnato il suo percorso artistico, tra cui «Hello!», interpretato insieme a Malika Ayane.
Il disco, prodotto nei Mille Galassie Studio di Bologna con la regia di Steve Orchard e Walter Mameli, si rivelerà un successo commerciale: resterà per quindici settimane nella top ten delle vendite italiane e otterrà il disco di platino. A fine anno, «Mondo» verrà incoronata miglior brano del 2010 da iTunes e dominerà le classifiche radiofoniche, con «Hello!» che si piazzerà al 66º posto.
Nel gennaio 2011, Cremonini tornerà a collaborare con Jovanotti prestando la voce al ritornello del brano «I pesci grossi», contenuto nell’album «Ora», dove verrà omaggiata anche la strofa di «Mondo». Parallelamente, firmerà con Alessandro Magnanini la sigla del programma radiofonico «105 all’una», condotto da Alessandro Cattelan su Radio 105. Con questa raccolta chiuderà il capitolo discografico con Warner Music Group, aprendo la strada a nuove collaborazioni e progetti futuri.
Tra colori e logica: la musica come spettacolo totale
Tra il 2012 e il 2016, Cesare Cremonini attraverserà una delle fasi più prolifiche e riconosciute della sua carriera. Con «La teoria dei colori» (2012), l’artista bolognese conquisterà pubblico e critica grazie al singolo «Il comico (sai che risate)», che dominerà le radio per oltre dieci settimane. L’album, ricco di sonorità pop e ballate dal sapore retrò, si affermerà come uno dei suoi lavori più maturi, ottenendo il disco di platino e generando un tour sold-out nei principali palasport italiani.
Nel 2014 arriverà «Logico», quinto album in studio, anticipato dal brano «Logico #1», scelto anche come colonna sonora per uno spot pubblicitario. Il disco debutterà al primo posto in classifica e sarà candidato al Premio Tenco. Il relativo «Logico Tour» registrerà il tutto esaurito in ogni tappa.
Tra collaborazioni, colonne sonore e riconoscimenti — tra cui il Nastro d’Argento per «Amor mio» e il premio Top Gear Italia nel 2016 — Cremonini si imporrà come uno dei cantautori più versatili e influenti della scena italiana contemporanea.
Tra sogni e scenari: vent’anni di carriera, la pandemia ed il secondo libro
Negli ultimi anni Cesare Cremonini affronterà una fase artistica di grande intensità, inaugurata nel 2017 con «Possibili scenari», album che segnerà una svolta nella sua scrittura, grazie a brani come «Poetica», «Nessuno vuole essere Robin» e «Kashmir-Kashmir». Il successo del disco porterà il cantautore bolognese per la prima volta negli stadi italiani, con concerti sold-out e una versione speciale dell’album solo per piano e voce.
Nel 2019, per celebrare vent’anni di carriera, pubblicherà «Cremonini 2C2C – The Best Of», una raccolta arricchita da sei inediti, tra cui «Al telefono» e «Giovane stupida». La pandemia costringerà a rinviare il tour previsto per il 2020, ma nel frattempo Cremonini pubblicherà il suo secondo libro, «Let them talk», in cui racconterà la nascita delle sue canzoni.
Nel 2022 arriverà «La ragazza del futuro», settimo album in studio, presentato anche sul palco del Festival di Sanremo. Il tour negli stadi, recuperato dopo lo stop, si rivelerà un trionfo, culminando con un duetto su «Stella di mare» insieme alla voce di Lucio Dalla. Seguiranno nuove collaborazioni, tra cui «Io e Anna / Anche fragile» con Elisa. Dopo una pausa creativa e un viaggio negli Stati Uniti, nel 2024 Cremonini tornerà con «Ora che non ho più te», singolo che conquisterà la vetta delle classifiche, anticipando l’album «Alaska Baby». Il disco, pubblicato a novembre, includerà un duetto con Luca Carboni e verrà rieditato nel 2025 con l’aggiunta del brano «Nonostante tutto», ancora una volta in collaborazione con Elisa.
Tra arte e impegno sociale
Dal 2022 Cesare Cremonini promuoverà «Io vorrei», progetto che rigenererà le periferie italiane valorizzando le scuole con arte e inclusione. Murales monumentali e spazi scolastici rinnovati porteranno bellezza e speranza in quartieri difficili, da Palermo a Napoli. Nel 2023 nascerà «Luci a San Luca», installazione luminosa che trasformerà i portici di Bologna in un percorso artistico notturno. L’edizione 2024 arricchirà l’esperienza con giochi di luce, musica originale e la voce di Lucio Dalla, diventando un evento simbolico.
Il brano dell’artista: Poetica
«Poetica» è una canzone che esplora il bisogno umano di essere compresi e accolti nei momenti di fragilità. Cremonini racconta l’amore come rifugio emotivo, un luogo dove anche la solitudine può trasformarsi in bellezza. Con un crescendo musicale delicato e profondo, il brano celebra l’intimità, la vulnerabilità e il coraggio di restare accanto a qualcuno quando tutto sembra difficile.
Il testo di «Poetica»
Anche quando poi
saremo stanchi
Troveremo il modo per navigare nel buio
Che tanto è facile abbandonarsi alle onde
Che s’infrangono su di noi, mhm-mhm
Dimmi dove sei, vorrei parlarti
Di tutte quelle cose che ho mandato già in fumo
Per colpa della solitudine non l’ho mai detto a nessuno
A nessuno tranne che a te
Questa sera sei bellissima
Se lo sai che non è finita, abbracciami
E anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo per navigare nel buio
Che tanto è facile abbandonarsi alle onde
Che s’infrangono su di noi
Dimmi come stai, perché non parli?
Ora tienimi con te, la tua mano nel buio
Guarisce la mia solitudine, non l’ho mai chiesto a nessuno
A nessuno tranne che a te
Questa sera sei bellissima
Se lo sai che non è finita, abbracciami
Anche se penserai che non è poetica
Questa vita ci ha sorriso e lo sai
Non è mai finita, abbracciami
Abbracciami, abbracciami
Troveremo il modo
Anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo
Anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo
Anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo
Anche quando poi saremo stanchi (life is beautiful)
Troveremo il modo
Anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo
Anche quando poi saremo stanchi (ground floor)
(Troveremo il modo) (goodbye)