Il presidente uscente non pensa di andare in pensione: «Altri 25 anni»
«Io ho un virus che mi porterà a fare qualcosa. Perché sono come un robot costruito per fare». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al termine dell’incontro al Tc Napoli, rispondendo alla domanda sul suo programma per il futuro.
«Ho la grande grandissima soddisfazione – ha detto De Luca – e siccome sono un capo, di non dover chiedere nulla a nessuno e non voglio nulla da nessuno. Per tutta la mia vita ho vissuto di quello che io ho conquistato, con la mia fatica, la mia vita, i miei errori. Non voglio altro, perché rimarrò, fino a che campo, un uomo libero. Se qualcuno vuole, abbiamo un altro quarto di secolo davanti, quindi non vi scalmanate, non vi confondete. È possibile che ci ritroviamo non domani, ma dopodomani. Occhio: comportatevi bene».
De Luca ha infatti ricordato che «mi colloco sulla linea Napolitano-De Mita, che hanno lavorato fino a 100 anni. Non vi scalmanate, abbiamo altri 25 anni davanti. De Mita fino a 93 anni era sindaco di Nusco e mi chiamava». De Luca si è rivolto ai giovani ricordando i suoi primi anni di attività politica: «ricordo quando da giovane manifestavamo per conquistare per il popolo terre del demanio militare. Ci diedero botte e ci portarono in carcere. Eravamo giovani ci piaceva». «Oggi vorrei dire a un ragazzo che come diceva Schopenauer ‘per conquistare onore devi combattere, l’onore basta non perderlo’. Dico questo ai ragazzi: non perdete l’onore, ognuno combatte per vivere meglio ma da uomini liberi», ha concluso.