Ex Ilva, rinviata la Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Aia

Prima bisognerà trovare definire l’Accordo di programma

Posticipata al 17 luglio la Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale dell’ex Ilva di Taranto. Prima bisognerà trovare il punto di incontro definitivo sull’Accordo di programma tra governo, Regione Puglia ed enti locali. Due le bozze su cui si stanno concentrando le valutazioni delle parti coinvolte, con un punto fermo: una decarbonizzazione più rapida che scenderebbe da 12 a otto o a sette anni a seconda delle ipotesi.

L’impegno, assunto nel corso dell’ultimo tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, è quello di siglare l’intesa il 15 luglio, quando al Mimit sono attesi alle 9 i sindacati, per un aggiornamento sulla situazione, e alle 10:30 le amministrazioni nazionali e locali della Puglia coinvolte nella definizione dell’accordo.

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I sindacati chiedono un confronto anticipato

Ma Fiom, Fim e Uil sono in pressing e vogliono anche un incontro preventivo, già lunedì 14, a Palazzo Chigi. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, chiama in causa le forze politiche: «Sto cercando di conoscere qual è l’indirizzo politico dei partiti – ha spiegato in audizione alla commissione Industria del Senato – non credo sia normale che il presidente della Regione, il sindaco di Taranto, il sindaco di Statte, il commissario dell’autorità portuale e il presidente della Provincia decidano di vicende su una installazione strategica per la Repubblica».

La denuncia di Bonelli e la replica del Mimit

Intanto monta la polemica politica con il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, che attacca: «Da mesi chiedevo, nella mia qualità di parlamentare, la relazione dell’Istituto superiore di sanità sull’Autorizzazione integrata ambientale dell’Ilva. Quella relazione mi è stata negata dal direttore generale del ministero dell’Ambiente. Oggi ne ho capito il motivo: la valutazione del danno sanitario, redatta da Acciaierie d’Italia, che gestisce l’Ilva, è stata bocciata dall’Istituto superiore di sanità».

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A stretto giro è arrivata la replica del Mimit, che parla di «ricostruzioni fuorvianti e strumentali», spiegando che «l’Iss non ha mai ‘bocciato’ la valutazione di impatto sanitario presentata dal gestore, ma si è limitato a richiedere integrazioni, successivamente presentate, grazie alle quali il parere finale ha concluso per l’accettabilità del rischio».

I sindacati rilanciano: «Occupazione prioritaria»

Resta alta la guardia dei sindacati metalmeccanici che hanno chiesto un incontro urgente a Palazzo Chigi lunedì 14, per discutere delle garanzie sul piano occupazionale. «Questo tema deve essere trattato con pari dignità rispetto a tutte le altre questioni, a partire dalla decarbonizzazione», ha affermato Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, secondo cui i 200 milioni stanziati non bastano. Sulla stessa linea la Uilm che parla di finanziamento «insufficiente e tardivo». Secondo la Fim «è il momento di fare azioni coraggiose e concrete per il rilancio» dell’ex Ilva.

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