Sicurezza, De Luca attacca Piantedosi e imbarazza pure il suo sindaco

Dimentica che dal 2006 Salerno è «roba» sua. Zero colpe?

Un telegramma a Piantedosi, prego. È l’ultimo suggerimento del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che da Nocera Inferiore ha pensato bene di togliersi un sassolino dalla scarpa. Rispondendo a una domanda sulla crescente insicurezza a Salerno, De Luca ha tuonato: «Dovreste mandare qualche telegramma al ministro dell’Interno, Piantedosi». E giù l’elenco dei mali: «Mi dicono che per quanto riguarda la polizia stradale ormai siamo ridotti all’osso. Non c’è neanche il personale minimo per intervenire nelle emergenze».

Insomma, secondo il governatore, è tutta colpa di Roma. Nessuna responsabilità per chi, a Salerno, ha comandato ininterrottamente dal 2006: prima lui, due volte sindaco, e poi il suo pupillo Vincenzo Napoli, ora primo cittadino. Eppure, proprio chi ha tenuto le redini della città per quasi vent’anni, ora si scopre vittima di un sistema che – guarda caso – avrebbe dovuto contribuire a far funzionare.

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Napoli smentito dal suo mentore

La vera chicca, però, è che De Luca, nel tentativo di scaricare ogni colpa sul governo centrale, ha finito per sbugiardare pubblicamente il suo fedelissimo sindaco. Eh sì, perché Vincenzo Napoli, solo pochi giorni fa, in seguito alla sparatoria di via Galloppo, si era affrettato a rassicurare tutti: «Salerno è una città tutto sommato sicura», aveva detto il 13 giugno. Evidentemente, il presidente della Regione non ha molta stima dei suoi discepoli, oppure non legge i giornali locali. Il siparietto ha generato più di un imbarazzo nel centrosinistra salernitano.

Il governo c’è, anche se De Luca finge di non vederlo

A rimettere ordine tra proclami e realtà ci ha pensato l’onorevole Imma Vietri di Fratelli d’Italia, che ha smontato pezzo per pezzo l’uscita del presidente: «È sorprendente che il presidente De Luca, nonostante gli scandali e le inefficienze che affliggono la sanità campana e i numerosi problemi irrisolti della Regione, trovi il tempo per attaccare il Governo Meloni sulla sicurezza, arrivando persino a smentire il suo stesso sindaco, Vincenzo Napoli».

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E, a differenza delle accuse a senso unico, qui si parla di numeri: negli ultimi mesi, Salerno ha ricevuto 31 nuovi agenti, tra Questura, Polizia Ferroviaria, Frontiera, Stradale e Sisco. E, dal 1° luglio al 1° settembre, sono in arrivo altri 94 operatori delle Forze dell’Ordine per gestire l’alta stagione turistica.

La sicurezza è anche affare del Comune

L’onorevole Vietri ha poi ricordato un principio elementare, ma evidentemente dimenticato: la sicurezza è una responsabilità condivisa. Anche il Comune e il sindaco hanno un ruolo fondamentale, non solo lo Stato. Il Piano di potenziamento approvato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica prevede un’intensificazione dei controlli nelle aree più colpite da reati e una riorganizzazione del programma Strade Sicure, con la presenza dell’Esercito anche nelle ore serali, comprese le zone orientali della città.

«Se davvero il presidente De Luca ha a cuore la sicurezza dei cittadini – ha concluso Vietri – dovrebbe ringraziare il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per l’attenzione riservata alla nostra città, insieme al Prefetto, al Questore e a tutte le forze dell’ordine, che ogni giorno, con dedizione e coraggio, lavorano per contrastare ogni forma di criminalità». Ma si sa: per De Luca è sempre colpa di qualcun altro. Purché non sia uno dei suoi.

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