Restauro di chiese e basiliche: a Napoli e provincia investimenti per 37,7 milioni di euro

Sono 29 gli interventi, tra risorse del Pnrr e fondi ordinari

Un totale di 29 interventi di restauro su chiese e basiliche, per un investimento complessivo di 37,7 milioni di euro tra risorse del Pnrr e fondi ordinari. È questo l’impegno attuale del Fondo edifici di culto (Fec), l’ente giuridico che fa capo al ministero dell’Interno e amministrato, a livello centrale, da una direzione centrale del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. Sui territori, invece, l’amministrazione è attribuita ai prefetti. Proprio la Prefettura di Napoli, nell’ambito del ciclo di incontri ‘Dialoghi in Prefettura’, ha fatto il punto sullo stato dell’arte con il sottosegretario al ministero dell’Interno, Wanda Ferro.

Per la città capoluogo sono in corso 16 progetti finanziati con il Pnrr (25 milioni) e tre con risorse ordinarie (6 milioni). Tra questi ci sono le chiese di Santa Chiara, San Gregorio Armeno, San Domenico Maggiore e Santa Teresa degli Scalzi.

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Sono dieci gli interventi di restauro su edifici del Fec nella città metropolitana di Napoli, otto finanziati con fondi Pnrr (6 milioni) e due con risorse ordinarie (700 mila euro). I progetti riguardano chiese o basiliche che ricadono nei comuni di Castellammare di Stabia, Gragnano, Nola, Portici, Sorrento, Sant’Anastasia e Lettere. Due di questi interventi sono già stati ultimati, ovvero il santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia e quello di Sant’Antonio a Portici. Per la città di Napoli, invece, l’unico cantiere già concluso è quello di San Pietro Martire.

Ferro: «Piazza del Plebiscito maggiormente vivibile»

«Parliamo di tante risorse spese su immobili e proprietà del Fec – spiega Ferro – che sono di fondamentale importanza. Si tratta di chiese, di tante opere d’arte e abbiamo parlato anche di Piazza del Plebiscito. Abbiamo l’idea di renderla maggiormente vivibile e rilanciare uno spazio di storica importanza, lasciato al degrado per troppo tempo. È un segno tangibile del lavoro di squadra che è stato compiuto dal ministero dell’Interno, dalle Soprintendenze, dal ministero della Cultura e dalle Prefetture».

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Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ricorda che «spesso questo enorme patrimonio viene dimenticato. Questo impegno – aggiunge – serve a valorizzare questi luoghi della città. C’è anche questa grande possibilità, soprattutto scenografica ma anche di sostanza, che riguarda Piazza del Plebiscito, dove abbiamo dei beni che inizieremo a ristrutturare».

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