Primo test di auto a guida autonoma a traffico aperto sulla Tangenziale di Napoli

Durante la prova un pilota è rimasto sempre a bordo

L’osservatorio Smart Road del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme alle direzioni competenti, in collaborazione con Autostrade per l’Italia e la Polizia Stradale della Campania, ha effettuato il primo test di un’auto a guida autonoma fornita dal Politecnico di Milano sulla Tangenziale di Napoli, in un tratto a «traffico aperto» di 3 km da Vomero a Fuorigrotta.

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L’Università di Napoli Federico II, Movyon (operatore tecnologico del gruppo Aspi) e Tangenziale di Napoli, hanno presentato la nuova funzionalità Dynamic Speed Limit nell’ambito dei progetti di sviluppo delle Intelligent Road, progetto del Centro Nazionale Mobilità Sostenibile. Tale funzionalità permette, grazie al sistema integrato di comunicazione tra veicolo-infrastruttura sviluppato da Movyon e al modello di traffico sviluppato dall’Università di Napoli, che un veicolo a guida autonoma possa adeguare automaticamente la propria velocità in base alle indicazioni ricevute dal centro di controllo del traffico.

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La tecnologia permette di individuare limiti di velocità funzionali alla riduzione del traffico, attraverso un centro di controllo che raccoglie dati dai sensori di campo. Quindi, attraverso un sistema di antenne, distribuite lungo la rete, l’indicazione viene trasmessa a tutti i veicoli connessi in transito.

Il test sulla tangenziale

La dimostrazione si è svolta utilizzando sia un veicolo a guida autonoma del Politecnico di Milano, in grado di adeguare automaticamente la propria velocità in base alle indicazioni, sia alcuni veicoli della flotta di Tangenziale di Napoli Spa, che invece rendono disponibile l’indicazione al guidatore tramite dispositivi specifici.

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Durante il test, un pilota è rimasto sempre a bordo dell’auto al posto di guida. Questa sperimentazione, tenutasi sulla tratta di competenza di Tangenziale di Napoli Spa e finalizzata all’ottenimento della prima «bollinatura» Smart Road in Italia, in ottemperanza ai requisiti del Decreto Ministeriale 70/2018, rappresenta un importante e ulteriore tassello di trasformazione digitale, promuovendo la cooperazione tra infrastruttura stradale e veicoli per migliorare i servizi offerti agli utenti della strada, nel segno di una mobilità sempre più efficiente e sicura.

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