Afragola, dai frati arrestati minacce di ritorsioni economiche alle vittime degli abusi

Venivano usate due app per organizzare gli incontri

Secondo gli inquirenti venivano usate due app, «Ciao Amigos» e «Tinder», per organizzare gli incontri a sfondo sessuale, anche di gruppo, cui partecipavano i due frati arrestati oggi dai carabinieri: emerge dall’indagine che ha portato all’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Napoli Caterina Anna Arpino. «Mediante minaccia – si legge in uno dei capi d’accusa – consistita nel prospettare il licenziamento e comunque il mancato sostegno ed assistenza economica fino ad allora assicurati, costringevano» le vittime «a subire atti sessuali, abusando delle condizioni di qualità di ministri del culto cattolico».

«E’ una vicenda amara, sulla quale, come sempre le indagini sono state rigorose e precise». Così, il procuratore di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, ha commentato l’inchiesta. «Abbiamo lavorato, come è consuetudine con meticolosità – ha spiegato il procuratore – cercando con meticolosità solidi riscontri alle dichiarazioni rese dalle parti offese. Poi, una volta completato questo lavoro, non abbiamo fatto sconti. Ovviamente – ha concluso il capo della Procura di Napoli Nord – la vicenda ci ha lasciato amareggiati».

Setaro

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