Il racconto affidato alla psicologa ospedaliera
Sono ore decisive per le indagini sulla morte di Anna Tagliaferri, la 40enne imprenditrice uccisa domenica pomeriggio dal compagno Diego Di Domenico a Cava de’ Tirreni. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire nel dettaglio ogni fase dell’aggressione che ha portato alla sua morte.
L’autopsia sul corpo della donna sarà eseguita presso l’obitorio di Nocera Inferiore dal medico legale Giuseppe Consalvo. L’esame, scrive Simona Chiariello su «il Mattino», servirà a chiarire con precisione la dinamica dell’aggressione e il numero delle coltellate, che secondo le prime valutazioni sarebbero comprese tra sei e otto. Contestualmente sono stati disposti anche esami tossicologici nei confronti del compagno, Diego Di Domenico, per verificare se al momento dei fatti fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Le attività investigative sono coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Fiorillo e condotte dai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, agli ordini del tenente colonnello Gianfranco Albanese. Gli inquirenti stanno ricostruendo ogni passaggio della vicenda.
Il racconto della madre alla psicologa
Giovanna Venosi, la madre di Anna rimasta ferita nel tentativo di difendere la figlia, è tuttora ricoverata in ospedale dove è stata sottoposta a ulteriori accertamenti. Dopo l’intervento chirurgico ha iniziato a raccontare quanto accaduto alla psicologa della struttura sanitaria. Secondo quanto riferito, Anna e Diego si conoscevano dai tempi della scuola e convivevano da circa un anno e mezzo nell’abitazione di via Ragone.
La mattina della tragedia avevano trascorso alcune ore insieme nella pasticceria di famiglia, per poi rientrare a casa. Nel primo pomeriggio sarebbe scoppiata una discussione per motivi futili. La donna avrebbe tentato di calmare il compagno, ma la situazione sarebbe degenerata fino all’aggressione mortale.
Secondo il racconto, il sommelier avrebbe impugnato un coltello colpendo la compagna. Nel tentativo di difenderla, anche la madre sarebbe rimasta ferita. Solo l’intervento di un familiare avrebbe evitato conseguenze ancora più gravi per la donna. Successivamente l’uomo sarebbe fuggito, ferendo anche un vicino accorso in aiuto, prima di togliersi la vita lanciandosi dal tetto dello stabile.
Tutti questi elementi sono ora al vaglio degli investigatori, che stanno ricostruendo con precisione la sequenza degli eventi. In attesa del nulla osta della magistratura per la restituzione delle salme, si iniziano a delineare anche i tempi delle esequie: per Diego Di Domenico è prevista una cerimonia in forma privata, mentre per Anna Tagliaferri il funerale potrebbe svolgersi lunedì.




