Dimenticate la solita città da cartolina
Chi il dodici sera è stato alla Basilica di San Gennaro ad Antignano per «Terra d’Amore» , onestamente, è rimasto senza parole. Lo spettacolo, parte del progetto «Altri Natali», è una produzione del Teatro «Il Pozzo e il Pendolo» diretta da Annamaria Russo.
Dimenticate la solita Napoli da cartolina: qui si parla di una città che è «una ferita luminosa», una terra costruita sulla tomba di una sirena. Il cast è tutto al femminile e spacca. Rosaria De Cicco e Marianita Carfora portano in scena i testi di giganti come Erri de Luca e Maurizio de Giovanni. Ma la vera magia è il mix tra parole e musica: il sax di Gabriella Grossi, il piano di Mariella Pandolfi e la voce pazzesca di Elisabetta D’Acunzo. E poi c’è Marianita Carfora che dà il ritmo con la tammorra, facendoti sentire il battito del cuore della città.
Cosa rimane a chi vi ha assistito? L’idea che Napoli non sia un posto da visitare, ma un’esperienza da attraversare. È una città che non chiede permesso, che può essere carezza o lama. Attraverso duemila anni di storie, queste artiste ci hanno mostrato una mappa fatta di sussurri ed esplosioni. Se cercate qualcosa che vi faccia riflettere sulla nostalgia, sul desiderio e sulla bellezza imperfetta, questo è lo spettacolo giusto. Napoli, quando decide di restarti dentro, diventa musica e destino.



