Ricorre spesso tra i giovani, nella cultura pop e nelle serie TV
Il termine Chiattillo è oggi parte del lessico urbano di Napoli: lo si sente spesso nei discorsi tra giovani, nella cultura popolare e nelle serie televisive ambientate in città. Ma da dove viene questo termine? Qual è la sua origine e cosa indica davvero? In questo articolo esploriamo la storia di “Chiattillo”, mettendo in luce come l’etimologia e l’evoluzione culturale abbiano plasmato il suo attuale significato.
Significato attuale: cosa significa “Chiattillo” oggi
Nel napoletano contemporaneo, “Chiattillo” indica, spesso in modo ironico o dispregiativo, un ragazzo giovane (o comunque una persona) proveniente da una famiglia benestante, che vive agiatamente e tende a ostentare il proprio status sociale.
Spesso si associa a un “figlio di papà”: qualcuno che, pur non avendo necessariamente guadagnato i propri privilegi, vive nel comfort e, secondo l’uso popolare del termine, si mostra un po’ altezzoso o distaccato.
Nel vocabolario urbano, sia parlato sia mediatico, “Chiattillo” può descrivere uno stile di vita, un atteggiamento, un background socioeconomico: abiti curati, apparenza distinta, abitudine a frequentare ambienti “bene” e, talvolta, un certo distacco dal contesto “popolare”.
Le radici etimologiche: da piattole e parassiti a giovani “di agio”
Ma da dove nasce la parola “Chiattillo”? La sua origine sembra sorprendente. Alcune fonti riconducono il termine al latino blattula o plattula, usato per indicare la piattola, cioè un pidocchio pubico/parassita. In napoletano, la forma sarebbe diventata “chiattula” e poi “chiattillo”.
Perché questa origine così cruda? Nella cultura dialettale locale, il parassita rappresenta chi vive a spese di altri: non produce, ma si “attacca” e sfrutta. Così, “chiattillo” acquisisce la connotazione di chi gode di privilegi non guadagnati, sfruttando la ricchezza familiare senza merito personale.
Un’ulteriore spiegazione etimologica viene da un’altra parola napoletana, chiatto, che significa “grasso”, “gonfio”, “pieno”. In questo senso “chiattillo” non descriverebbe un parassita, ma metaforicamente qualcuno “gonfio” di agi, pieno di privilegi, ricchezza e ostentazione.
Chiattillo nella cultura e nei media: tra serie TV e stereotipi napoletani
Negli ultimi anni, l’uso di “Chiattillo” si è rilanciato anche grazie alla cultura mediatica, in particolare con la serie televisiva Mare Fuori. Uno dei protagonisti è soprannominato “’o Chiattillo”, incarnando l’archetipo del giovane “bene”.




