L’avvocato: abbia il coraggio di non invocare l’immunità parlamentare
Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli è indagato per diffamazione aggravata attraverso i social nei confronti del garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello. Ne dà notizia il legale del garante, avvocato Carla Maruzzelli sottolineando che nel corso dell’udienza di oggi Ciambriello si è opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero. L’udienza è stata rinviata al 19 febbraio a causa di una irregolarità della notifica.
«La vicenda – spiega il legale di Ciambriello – sarà quindi discussa alla prossima udienza. Ciambriello, in quanto persona offesa, ha prodotto i file descrittivi delle condotte diffamatorie. La difesa auspica che alla prossima udienza la vicenda verrà trattata nel merito e che l’indagato abbia il coraggio di non invocare – come è accaduto in altri procedimenti a suo carico – lo strumento dell’immunità parlamentare».
La replica: mai invocata immunità nei processi
«Sono decine – l’ultimo definito favorevolmente lo scorso 23 ottobre – i procedimenti affrontati dal mio assistito senza invocare l’immunità parlamentare, che ad ogni buon conto la nostra costituzione riconosce proprio in ragione delle insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari». Lo dice l’avvocato Stefano Paparella, legale del deputato Francesco Emilio Borrelli, replicando al legale del garante dei detenuti.
«Apprendo con stupore – aggiunge – che la collega che difende il Garante per i detenuti della Regione Campania, nel commentare gli esiti dell’odierna udienza, conseguenza dell’opposizione avanzata avverso la richiesta di archiviazione presentata dal pm a seguito della denuncia, si auspica che il mio assistito ‘abbia il coraggio’ di non invocare l’immunità parlamentare».



