Un canestro di solidarietà: quando il basket diventa cuore, famiglia e speranza

Un evento fortemente voluto dai dirigenti della Virtus 7 Stelle

Nel fine settimana, a Villaricca, il parquet del palazzetto dello sport ha brillato di una luce diversa. Non quella dei riflettori, né quella delle vittorie e delle classifiche. Ma una luce più calda, più vera, più umana. Il basket, per una mattina, si è trasformato in un abbraccio collettivo: è andata in scena la seconda edizione di «Un Canestro di Solidarietà», un evento fortemente voluto e organizzato dai dirigenti della Virtus 7 Stelle, capaci di trasformare un semplice torneo in un gesto d’amore condiviso.

Dentro una cornice straordinaria, con oltre duecento persone tra genitori, nonni, zii e appassionati che hanno riempito gli spalti, si sono alternati sul campo circa cento bambini delle categorie Scoiattoli e Aquilotti. Piccoli atleti con occhi pieni di entusiasmo e sorrisi capaci di illuminare l’intero palazzetto. Si sono affrontati, sì, ma con il puro spirito del divertimento, con quella gioia incontaminata che appartiene solo ai bambini. E lo hanno fatto con un obiettivo che va ben oltre il risultato: dare un aiuto a chi, nella vita, è stato meno fortunato.

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Ognuno di loro ha portato un giocattolino da donare, un gesto semplice ma carico di significato. Padre Giovanni, parroco della chiesa di Santa Rita di Villaricca, li ha raccolti con la promessa che, attraverso la sua rete solidale, quei doni avrebbero raggiunto bambini che non hanno mai avuto l’occasione di vivere un Natale luminoso. E chissà se questa sinergia nata oggi con la Virtus 7 Stelle potrà ripetersi in futuro… Sarebbe bellissimo, sarebbe un segnale forte e prezioso per tutta la comunità di Villaricca. E noi, ovviamente, facciamo il tifo perché questo accada.

Un veicolo di valori e crescita

Un sentito ringraziamento è stato rivolto alle società sportive che hanno partecipato e collaborato alla riuscita dell’evento: il Kodokan di Napoli e il Calvizzano Basket. Come ha ricordato il presidente della Virtus 7 Stelle, Gianni Ferrante, la forza di iniziative come questa risiede nella passione e nella dedizione di dirigenti e coach che ogni giorno alimentano i sogni di tanti ragazzi, trasformando il basket in un veicolo di valori e crescita.

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Il momento più toccante si è vissuto durante le premiazioni. Il responsabile del settore giovanile e minibasket della Virtus 7 Stelle, coach Luciano, ha consegnato a tutti un pensiero profondo, un invito alla consapevolezza: «Forse ci troviamo nel momento più drammatico per i nostri ragazzi. Le cronache ci raccontano ogni giorno episodi di violenza e delinquenza. Serve un argine, una via alternativa. E noi proviamo a costruirla con il basket. Oggi scuola e famiglia non riescono più, da sole, a garantire quella guida che un tempo era naturale. Abbiamo bisogno di più sport, più eventi che uniscano, più reti territoriali. Perché solo così possiamo proteggere i giovani e allo stesso tempo donare un sorriso a chi ne ha bisogno».

La vera vittoria non è nel risultato finale

Parole intense, quelle di Luciano Pietrosanti, ideatore e organizzatore dell’evento, che hanno risuonato nel palazzetto come un promemoria, una carezza e una scossa allo stesso tempo. E mentre gli ultimi applausi riempivano l’aria, è emersa chiara una verità semplice ma potente: in un mondo che corre e spesso divide, iniziative come questa ci ricordano che la vera vittoria non è nel risultato finale, ma nei gesti che restano, nei doni che arrivano a destinazione, negli abbracci sinceri, in un sorriso che rinasce. Perché la solidarietà, proprio come il basket, è fatta di passaggi. E quando il cuore passa la palla… nessuno resta mai indietro.

Setaro

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