Tragedia della Funivia del Faito: due guasti segnalati il giorno dell’incidente

Anomalie riscontrate e risolte ma che aprono nuovi scenari di indagine

Emergono nuovi particolari dall’inchiesta sulla tragedia della Funivia del Faito che costò la vita a quattro persone. Due guasti alla struttura, riferisce Dario Sautto sul «Corriere del Mezzogiorno», furono registrati la mattina del 17 aprile scorso e causarono il ritardo nell’avvio del servizio, quando l’impianto partì solo alle 11:40 dopo una serie di verifiche tecniche.

Anomalie che sono emerse nelle testimonianze rese da alcuni dipendenti Eav agli agenti del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia e alla Squadra Mobile di Napoli e che saranno oggetto di ulteriori verifiche da parte degli inquirenti. Tra pochi giorni ci sarà il ritorno in aula per l’incidente probatorio davanti al gip Luisa Crasta.

Pubblicità

Nel corso delle operazioni di controllo svolte quel giovedì, è emerso ancora, gli operatori Eav segnalarono due difetti distinti. Il primo riguardava la fune di soccorso della cabina poi precipitata: risultava fuoriuscita dal rullo di appoggio e richiese l’intervento di un tecnico. Secondo il personale, un inconveniente simile si presentava soltanto in presenza di vento molto forte. Maltempo che si era verificato anche il giorno prima, quando il monte Faito fu colpito da una violenta perturbazione con raffiche tali da far cadere diversi alberi attorno alla stazione in quota.

Causa maltempo, il 16 aprile saltarono i controlli settimanali, che furono eseguiti il giorno successivo, proprio giovedì 17, e nel corso di quelle verifiche, secondo quanto riferito, furono riscontrate le due anomalie che fecero slittare la prima corsa alle 11:40. Il fatto che impianti di questa importanza siano costruiti secondo criteri molto rigidi di sicurezza, che tengono conto anche di condizioni meteo fortemente avverse, aveva contribuito a non far temere conseguenze gravi.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il secondo guasto, considerato minore ma comunque rilevante, fu individuato dai computer di gestione e impose la sostituzione di un fusibile (o scaricatore). Le verifiche successive, effettuate dalle 9:30 fino alle 11, non evidenziarono ulteriori difetti e la funivia aprì con ritardo, alle 11:40, con il servizio che sembrò riprendere regolarmente.

La tragedia

La tragedia si verificò però durante la settima corsa, partita dopo le 14:30, quando si verificò la rottura della fune traente a circa 20 metri dall’arrivo. La cabina in salita precipitò, causando la morte di tre turisti e di un dipendente Eav e il ferimento grave di un altro passeggero, mentre la cabina in discesa rimase sospesa nella stazione a valle. Sulla dinamica dell’incidente sono in corso accertamenti tecnici nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dal gip Luisa Crasta.

Per omicidio colposo plurimo e disastro colposo sono indagate 26 persone: dirigenti e dipendenti dell’Eav, ispettori dell’agenzia ministeriale Ansfisa e responsabili delle imprese che avevano curato le attività di manutenzione della struttura che collegava Castellammare alla quota di 1131 metri, raggiungibile in circa otto minuti di viaggio.

La manutenzione sotto osservazione

L’indagine dovrà chiarire se le anomalie riscontrate, sommate agli effetti del forte vento del giorno precedente, avrebbero potuto richiedere la sospensione del servizio. Ma al centro dell’attenzione degli inquirenti restano soprattutto gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria svolti fino a poche settimane prima della riapertura, che includevano test con zavorre e verifiche magnetoscopiche sulle funi.

Nel fascicolo compaiono anche due video: uno proveniente dalle telecamere dell’impianto e uno registrato da un turista sopravvissuto, rimasto nella cabina sospesa a valle. Le immagini documentano il viaggio in discesa e l’interruzione improvvisa, coincidente con la rottura della fune traente a circa 20 metri dall’arrivo. Le responsabilità e le cause definitive dell’incidente, comunque, sono tuttora oggetto di indagine e saranno accertate dall’autorità giudiziaria.

Setaro

Altri servizi

L’8 dicembre a Napoli: l’anima della città tra fede, falò e meraviglia

Un’occasione per immergersi nella cultura partenopea più autentica Ogni anno, a Napoli, la ricorrenza dell’8 dicembre riveste un significato che va ben oltre la semplice...

Giovane colpito alla fronte da un proiettile nella notte: 19enne morto

Gravemente ferito mentre era in auto con amici Un ragazzo di 19 anni, già noto per precedenti legati allo spaccio, è stato ferito alla testa...

Ultime notizie

Regionali Campania, a Fico la maggioranza con 32 consiglieri. Il centrodestra ottiene 17 seggi

Exploit di Giorgio Zinno. Sangiuliano in Consiglio. Flop Boccia Il neoeletto presidente della Regione Campania, Roberto Fico, potrà contare su una maggioranza di 32 consiglieri,...

Diciannovenne ucciso, Marco Pio Salomone non era il bersaglio del killer

Il 15enne avrebbe sparato per uno sguardo di troppo Marco Pio Salomone non era il bersaglio del killer. Questo è l’elemento nuovo che emergerebbe dalle...

Un robot, guidato dall’intelligenza artificiale, per ricostruire gli affreschi di Pompei

Il prototipo è stato sperimentato nel Parco archeologico Un robot, guidato dall’intelligenza artificiale, per ricostruire gli affreschi di Pompei ridotti in centinaia di frammenti. Il...