Compiuta ai danni di numerose persone
Anche se divisi dagli interessi criminali i clan sanno mettersi d’accordo quando l’affare è allettante: emerge anche questo dall’ordinanza eseguita dai carabinieri di Castello di Cisterna che oggi, coordinati dalla Dda (pm Woodcock e Toscano), hanno notificato, ieri, 44 arresti tra le fila dei clan Russo di Nola e Licciardi di Secondigliano.
Grazie alle intercettazioni i militari scoprono una maxi truffa da 5 milioni di euro compiuta ai danni di un cospicuo numero di persone (le modalità non sono state chiarite del tutto) che vede coinvolto un gruppo di persone la maggior parte delle quali sono risultati appartenenti ai clan camorristici Russo, Licciardi, Cava e Fabbrocino. L’autore della truffa – non legato ad alcuna organizzazione malavitosa – avrebbe dovuto consegnare ai complici il 50% del totale della truffa ma a causa di un incidente stradale finisce in ospedale.
La circostanza viene ritenuta dagli altri componenti che ritengono quell’incidente un espediente per non pagare. Organizzano una missione punitiva per farsi dare quanto pattuito ma una volta giunti in ospedale il truffatore spiega loro che i soldi erano stati dislocati su una piattaforma e che stava aspettando solo le dimissioni per onorare il patto. La vicenda, che viene interpretata inizialmente come un tentativo di estorsione da parte degli inquirenti, risale al periodo che va dall’aprile all’ottobre 2023.



