Il candidato: «La legalità deve diventare un motore economico»
«Dalla Fondazione ‘A Voce d’ ‘e Creature’ di don Luigi Merola, simbolo di riscatto e di educazione alla legalità, parte una proposta concreta: il cantiere della Legalità e dell’Impresa, un modello stabile di collaborazione tra pubblico e privato per trasformare il riuso dei beni confiscati in vere opportunità di lavoro e formazione». Lo dice il vice segretario di Fi in Campania, candidato alle prossime regionali, Gianfranco Librandi nel corso dell’incontro che si è tenuto alla fondazione di via Piazzolla.
«Esistono già importanti programmi regionali – spiega Librandi – dedicati al recupero dei beni confiscati. Ma la nostra proposta va oltre: serve una rete che metta insieme aziende, fondazioni e istituzioni per creare microimprese etiche e laboratori professionali destinati ai giovani delle periferie. Chi partecipa deve poter avere anche un incentivo fiscale, perché la legalità deve diventare un motore economico, non solo un principio astratto».
I beni confiscati potrebbero dunque diventare dei «veri laboratori del lavoro, dove si formano competenze artigianali, tecniche e professionali oggi sempre più rare». «Vogliamo passare da un modello di riuso simbolico a un modello produttivo e duraturo – conclude – che tenga insieme il valore civile e quello economico. È un progetto che parte da Napoli ma che può diventare un esempio nazionale. Don Merola ci ha insegnato che un ragazzo può cambiare vita se gli si offre una possibilità».



