Già pronta una richiesta di libertà
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy sarà rinchiuso nel carcere parigino della Santé dal prossimo 21 ottobre, secondo quanto gli ha notificato la procura finanziaria. Sarebbe già pronta per lui, ad opera dei suoi legali, una richiesta di libertà che sarà presentata subito dopo l’inizio della detenzione.
Sarkozy, 70 anni, presidente della Repubblica francese dal 2007 al 2012, è stato condannato 3 settimane fa a 5 anni di carcere con esecuzione provvisoria della pena per associazione per delinquere in relazione ai tentativi di ottenere tangenti dal regime libico di Muammar Gheddafi per la sua campagna elettorale, vincente, del 2007. In mancanza di prove di denaro arrivato materialmente in Francia, Sarkozy è stato condannato per «aver lasciato trattare i suoi collaboratori» in Libia.
Si tratta del primo ex capo di stato dell’Unione europea che finisce in cella per una condanna, anche se non definitiva. A marzo 2026, infatti, è fissato il processo di appello, ma il tribunale di primo grado ha ordinato l’esecuzione provvisoria della pena. La Santé di Parigi è provvista di un settore «vulnerabili», dove sono detenute le personalità particolarmente note o mediatiche. Non si sa se Sarkozy sarà destinato a quel braccio del carcere o se sarà posto in isolamento, per garantire la sua sicurezza. L’ex capo dello stato potrà depositare, appena messo piede in carcere, una domanda per essere rimesso in libertà. La Corte d’Appello, destinataria della richiesta, avrà due mesi per rispondere.
Nel caso la domanda sia respinta, Sarkozy potrà presentare altre richieste identiche. Secondo Le Figaro, lo scorso mercoledì, Sarkozy ha riunito un centinaio di persone a lui vicine, amici, ex collaboratori, fra i quali l’attuale segretario generale dell’Eliseo, Emmanuel Moulin, per un «brindisi d’addio». Agli invitati, avrebbe detto «il caso Dreyfus cominciò con un falso!, Il Conte di Montecristo comincia con un falso! E ogni volta, la verità finisce per trionfare, è solo questione di tempo»