Meloni: «Abbiamo scelto di credere nel Sud. Strada è giusta»
Il numero di occupati, stimato dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali, spiega l’Istat, resta sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 24 milioni 169 mila; la diminuzione dei dipendenti a tempo indeterminato (-21 mila, -0,1%) e dei dipendenti a termine (-45 mila, -1,7%) viene pressoché compensata dall’aumento degli indipendenti (+74 mila, +1,4%).
Il tasso di occupazione, stabile al 62,6%, aumenta per le donne, tra i 50-64enni e nelle regioni meridionali, mentre cala per gli uomini, gli under 50 e al Nord, restando invariato al Centro. Anche i tassi di disoccupazione e inattività rimangono stabili rispetto al primo trimestre 2025, attestandosi rispettivamente al 6,3% e al 33,0%. Sulla base del dato non destagionalizzato nel secondo trimestre 2025 – sebbene dimezzata rispetto al trimestre precedente – prosegue la crescita tendenziale del numero di occupati (+226 mila, +0,9% in un anno), la cui stima si attesta a 24 milioni 202 mila unità.
Il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni raggiunge il 62,7% (+0,4 punti rispetto al secondo trimestre 2024), con un aumento più accentuato tra i 50-64enni e nel Mezzogiorno. La crescita dell’occupazione coinvolge i dipendenti a tempo indeterminato (+296 mila, +1,9% in un anno) e gli indipendenti (+150 mila, +3,0%), mentre prosegue, per l’undicesimo trimestre consecutivo, la riduzione dei dipendenti a termine (-221 mila, -7,7%); l’aumento degli occupati a tempo pieno (+476 mila, +2,4%) più che compensa l’ulteriore calo di quelli a tempo parziale (-250 mila, -6,1%).
Record storico per il Sud Italia
Al Sud il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nel secondo trimestre sale al 50,1%, il dato più alto dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004. È quanto emerge dalle tabelle Istat sul mercato del lavoro sulla base dei dati destagionalizzati. Non si era mai toccato il 50%. Il tasso era al 49,9% nel primo trimestre 2025 e al 49,3% nel secondo trimestre del 2024. Le persone occupate nel Mezzogiorno nel secondo trimestre 2025 erano 6 milioni 549mila, il dato più alto dall’inizio delle serie storiche con 96mila occupati in più in un anno.
Il commento della premier Giorgia Meloni
«Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud». Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni commentando i dati Istat. «Abbiamo avuto il coraggio – aggiunge – di dire basta alla stagione dell’assistenzialismo, che per troppo tempo ha alimentato l’idea di un Mezzogiorno condannato a restare indietro. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro, merito. Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore».
«Oggi i dati dell’Istat certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004. La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità».