Corruzione a Sorrento, nuova misura cautelare per 7: in carcere «Lello il sensitivo»

Due finiscono in cella, 4 ai domiciliari. Disposta un’interdizione

La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha eseguito misure cautelari personali emesse dal gip oplontino nei confronti di sette indagati, tra cui ‘Lello il sensitivo’, secondo gli inquirenti uno dei perni del ‘sistema’ corruttivo negli appalti pubblici di Sorrento.

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Due sono ora in carcere e quattro ai domiciliari, mentre per un indagato è stato disposta l’interdizione da qualunque ufficio e servizio per un anno. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di corruzione per atto contrario ai doveri in ufficio, istigazione alla corruzione, turbata libertà di incanti. Al centro dell’inchiesta riguarda appalti pubblici nel Comune di Sorrento tra il 2022 e il 2024.

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Il nuovo provvedimento restrittivo è legato all’ampia indagine sul sistema clientelare di appalti pubblici dell’amministrazione comunale di Sorrento che fa capo all’ex sindaco Massimo Coppola e che già a luglio scorso ha visto una prima misura cautelare nei confronti di 16 persone, tra cui appunto il primo cittadino tutt’ora in carcere. Il tribunale del Riesame, oltre a confermare la misura cautelare nei confronti dei cinque indagati, seppure attenuandola, l’aveva annullata per due di loro, e ne aveva dichiarato la nullità nei confronti di altri otto, perché non c’é stato interrogatorio preventivo, e non essendo sussistente per il tribunale della libertà il pericolo di inquinamento delle prove.

La procura retta da Nunzio Fragliasso ha rinnovato al gip la richiesta cautelare, dopo aver effettuato l’interrogatorio di garanzia nei confronti degli otto indagati e il gip l’ha accolta per sette. Destinatari della misura il sensitivo Raffaele Guida, per la procura vero alter ego del sindaco Coppola che nei rapporti con gli imprenditori si presentava come vicesindaco, per cui ha disposto il carcere; carcere anche per il tecnico Michele Rescigno; sospeso per un anno da qualunque ufficio servizio Luigi Desiderio, componente delle commissioni aggiudicatrici degli appalti; ai domiciliari gli imprenditori Luigi Todisco, Mario Parlato, Raffaele Guarino e Alessandro Di Domenico.

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Il sistema criminale

Il gip nella nuova ordinanza cautelare sottolinea come le indagini abbiano fatto emergere «la sussistenza di un sistema criminale ben collaudato da anni, dove risultano coinvolti a valori livello almeno altri 22 indagati, sia interni che esterni all’amministrazione comunale, che hanno partecipato alla commissione di numerosissimi delitti contro la pubblica amministrazione, sempre diretti da Coppola.

«Il sistema Sorrento a ben vedere oltre che da meccanismi corruttivi era contrassegnato in maniera allarmante da un dato singolare: per entrare nel sistema degli affidamenti e farne parte, bisognava pagare. Coppola e Guida avevano costituito un vero e proprio sodalizio criminoso che trascendeva i confini dei singoli reati oggetto della provvisoria imputazione e che era funzionale alla realizzazione di un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione. In sintesi il duo aveva innanzitutto lo scopo di far proliferare le iniziative pubbliche del Comune di Sorrento; di poi aveva l’obiettivo imprescindibile di trarre da ognuna di queste iniziative ai consistenti utilità illecite, alle quali non si poteva in alcun modo sfuggire».

«I fatti commessi sono invero gravissimi sia per la costanza strumentalizzazione della funzione asservita dall’indagato Coppola è proprio personale tornaconto sia per i danni inevitabili arrecati al buon andamento delle pubbliche amministrazione – annota ancora il gip – i fatti commessi sono inoltre gravissimi anche anche se soggettivamente considerati con precipuo riferimento agli imprenditori e ai funzionari comunali in quanto le condotte contestate sono recentissime relative a molti casi ad appalti ancora in corso o comunque i cui procedimenti amministrativi non sono definiti completamente».

Il gip ritiene inoltre l’esistenza «di un concreto e attuale pericolo di reiterazione criminosa e emergendo un’organizzazione criminale solo in minima parte di svelata».

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