Interruzioni, tratte limitate e autobus sostitutivi
Nel weekend in cui turisti e pendolari sperano almeno in un viaggio decente per raggiungere il mare o rientrare a casa, l’Eav ha pensato bene di mantenere viva la sua tradizione più radicata: trasformare la Circumvesuviana in una lotteria del disagio. Umberto De Gregorio, presidente con spiccata vocazione a minimizzare, può vantare un primato invidiabile.
Già dalle prime ore del mattino, l’annuncio che sembra scritto una volta per tutte e poi incollato ogni giorno: «causa problemi tecnici, dalle ore 7.40 la circolazione ferroviaria è interrotta tra le stazioni di Striano e Sarno». Nulla di sorprendente, se non fosse che i treni da Napoli si fermavano a Striano e quelli diretti al capoluogo partivano da lì. La genialata? Un “comodo” autobus sostitutivo, perché in fondo l’Eav sembra avere un debole per i bus: il treno è solo un optional, una suggestione, un ricordo.
Ma la sceneggiatura non si è fermata lì. Dalle 6.40, infatti, altra tegola: «tutti i treni per Torre Annunziata saranno limitati a Torre del Greco, da dove ripartiranno per Napoli». La ripresa solo qualche ora dopo. «Risolte le problematiche tecniche – fa sapere l’azienda – dalle ore 9.25 la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Striano e Sarno riprende regolarmente». In contemporanea, sempre da ciò che fa sapere Eav, «i treni locali per Torre Annunziata effettueranno regolarmente l’intera tratta».
Uno spettacolo già visto ieri, il giorno di Ferragosto, quando il collegamento con Torre Annunziata è stato ripristinato solo alle 19.55. Evidentemente il copione piace così tanto che hanno deciso di replicarlo.
I pendolari: «Ferragosto da incubo»
Il comitato ‘No al Taglio dei Treni della Circumvesuviana’ cui aderiscono i pendolari, infatti, ha denunciatto in una nota ritardi e soppressioni del servizio. «Un Ferragosto da incubo – si osserva nella nota – per i turisti che hanno scelto le linee vesuviane e per i pendolari che anche in questa giornata lavorano. Ancora una volta l’Eav ha confermato di essere incapace di garantire un servizio decente sulle linee vesuviane. Davanti a questa realtà cresce la preoccupazione dei pendolari in vista della ripresa delle attività lavorative a pieno regime e dell’apertura delle scuole. I pendolari – concludono – invitano i vertici Eav a prendere in considerazione la proposta avanzata per l’elaborazione di una nuova programmazione di esercizio condiviso».
Ma finora gli appelli e le richieste di dimissioni sono cadute nel vuoto. Il risultato è un palcoscenico grottesco: turisti appiedati, cittadini esasperati e una compagnia ferroviaria che sembra più interessata alle scuse copia-incolla che a garantire un servizio dignitoso. Se qualcuno avesse ancora dubbi, l’Eav ha chiarito una volta per tutte la sua missione: dimostrare che la Circumvesuviana non è un mezzo di trasporto, ma un test psicologico.