Il sindaco non ha gradito la forzatura di Regione e Ministero
Gaetano Manfredi è pronto alla battaglia legale se il ministro della Cultura Alessandro Giuli accogliesse la designazione del nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo fatta lunedì da tre componenti su cinque del Consiglio di indirizzo, in una riunione di cui il sindaco – e presidente della Fondazione del Massimo partenopeo – disconosce la validità. Si profila dunque una nuova contesa, politica e giuridica, sulla gestione di uno dei più antichi e prestigiosi teatri d’opera del mondo, dopo quella che due anni fa contrappose il dimissionato Stephane Lissner, poi reinsediato dai giudici, a Carlo Fuortes.
La riunione sconvocata e la nomina contestata
Lo strappo si è consumato, quando la riunione del Consiglio di indirizzo che aveva all’ordine del giorno l’esame dei curricula dei candidati è stata sconvocata in extremis da Manfredi, impegnato a palazzo Chigi per la Cabina di regia su Bagnoli. Un’indicazione non raccolta da tre dei cinque consiglieri, Gianfranco Nicoletti e Marilù Faraone Mennella, scelti dal Mic, e Riccardo Realfonzo, indicato dalla Regione, i quali sono andati avanti lo stesso designando alla guida del San Carlo per il prossimo quinquennio Fulvio Macciardi, 66 anni, milanese, reduce da due mandati consecutivi come sovrintendente del Teatro comunale di Bologna.
L’alleanza inedita tra Mic e Regione
Il nome di Macciardi circolava da tempo come gradito al Mic, mentre Manfredi avrebbe preferito altri candidati. Uno stallo che andava avanti da quattro mesi e che è stato superato grazie all’inedita alleanza tra i rappresentanti del ministero e quello di De Luca, scelta che ha fatto scalpore considerati i rapporti tesissimi tra il governatore e il centrodestra.
La parola passa a Giuli
Il presidente della Regione, da mesi in rotta di collisione con il sindaco, commenta lapidario: «Sono quattro mesi che il teatro San Carlo è allo sbando, che altro bisognava aspettare?». Ora tutta la questione è nelle mani di Giuli. Il Mic è chiamato a formalizzare la designazione del Consiglio di indirizzo nominando ufficialmente il sovrintendente, ma in questo caso occorre decidere se il voto di lunedì sia stato valido, come sostengono i protagonisti del blitz, oppure no secondo la tesi di Manfredi. In appoggio alle ragioni del sindaco anche i revisori dei conti del San Carlo hanno scritto a Giuli, sostenendo che la designazione di Fulvio Macciardi non abbia alcun valore giuridico e amministrativo.